Si arriva al Thunder Road intorno alle dieci: i parcheggi sono pochi, il nome e
il prezzo piuttosto popolare sono di sicuro richiamo. Alle 22.30 una piccola
folla e' gia accalcata davanti all’ ingresso sotto la pioggia battente e il
vento sferzante, nell’ora che occorrera’ per riuscire ad entrare la situazione
di scanzonata pazienza si fa piu’ tesa: e’ arrivata altra gente che spinge, non
rispetta la fila.
Alle 23.30 esatte inzia il concerto come da programma,
nessun ritardo per dar modo a chi e’ fuori nella calca di riuscire ad entrare:
gli ultimi perderanno almeno 15, 20 minuti di concerto. L’organizzazzione si e’
rivelata pessima, probabilmente Caparezza non sa nulla della situazione per cui
sale sale sul palco accolto dalle note del suo tormentone: nemmeno la boy band
piu’sprovveduta brucerebbe cosi’ il pezzo forte e infatti e’ solo un refrain
come nella migliore tradizione sanremese.
Si inizia con Nel paese dei
balordi e Capa porta un naso finto, prosegue con Dagli all’untore e
asperge il pubblico: per ogni canzone c’e’ un elemento caratterizzante.
Caparezza salta e occhieggia per tutte le 14 canzoni dell’album piu’ qualche
pezzo del precedente lavoro, ma non scatta nessuna magia, neppure durante
Follie preferenziali che e’ certo il brano migliore.
Del resto il
giovane pubblico e’ piu’ impegnato a lavorare di videotelefono che ad
ascoltarlo: una ragazzotta si consulta con l’amica ad ogni canzone, se e’ il
caso estrare il telefonino, registra la musica e dopo aver digitato un titolo
ripone coscienziosamente l’ammennicolo, pronta a riestrarlo pochi minuti
dopo.
Dal canto suo Caparezza e’ evidentemente impegnato a far fruttare la
sua gallina delle uova d’oro:Sono fuori dal tunnell e’ la nuova sigla
diZelig che e’ ricominciato proprio ieri e lungo il concerto lascia
cadere distrattamente i nomi di Bisio e l’Incontrada, durante il pezzo in
questione indossa una maglietta con scritto “non scaricate la mia suoneria”:
deludente risposta del nuovo fustigatore dei costumi nazionale al mondo dello
spettacolo che lo sta fagocitando.
Tornata a casa apro il vassoio del cd e
sostituisco Caparezza con Il suicidio del samurai dei Verdena.
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