USA/Messico 2022, Netflix
con Gregory Mann, Ewan McGregor, David Bradley, Tilda Swinton, Christoph Waltz, Finn Wolfhard, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson, Burn Gorman
regia di Guillermo del Toro
Carlo, il figlio di Mastro Geppetto viene ucciso durante un bombardamento della Prima Guerra Mondiale, il povero falegname si dà all'alcol per superare il dolore e infine intaglia in burattino che gli ricordi il figlio morto. Uno spirito del bosco dona la vita al pezzo di legno pe alleviare i dolori di Geppetto e affida al grillo Sebastian la cura del ragazzo in cambio della realizzazione di un desiderio. Il falegname fatica ad affezionarsi al vivace burattino che suscita diverse perplessità nel paese ora governato dai fascisti e soprattutto attira l'interesse del Conte Volpe che gestisce un circo. Il conte convince Pinocchio a non andare a scuola e a esibirsi per lui dietro compenso, quando Geppetto scopre che il figlio non è andato a scuola ma lavora nel circo va a riprendersi il figlio e l'alterco col Conte finisce con la morte di Pinocchio che incontra per la prima volta la Morte che gli spiega la sua condizione d'immortalità. La convivenza con Geppetto è sempre più difficile tra le pressioni del Podestà che vuole trasformare Pinocchio in un super soldato immortale e il Conte Volpe che chiede un cospicuo risarcimento per l'inadempienza del contratto. Pinocchio parte in tournée con il circo per saldare i debiti di Geppetto che pentito delle sue parole si mette alla ricerca del figlio. Intanto durante uno spettacolo alla presenza del Duce, Pinocchio ingenuamente canta una canzone che lo deride, il circo viene bruciato e finalmente il Podestà può arruolare Pinocchio. Nel campo di addestramento il burattino fa amicizia con Lucignolo il figlio del Podestà costretto a fingersi eroico per non deludere il padre. Quando si tratterà di scegliere tra il padre e l'amico Lucignolo salverà Pinocchio, così come farà la scimmia Spazzatura che salva Pinocchio dal nuovo incontro con il Conte Volpe. Finiti in mare, il burattino e la scimmia ritrovano Geppetto e il grillo Sebastian nella pancia del pescecane da cui riescono a fuggire facendo crescere il naso di Pinocchio con le bugie e usandolo come scala verso lo sfiatatoio del cetaceo. Per salvare Geppetto e gli altri dal pescecane che li sta inseguendo Pinocchio muore per l'ennesima volta ma non ha il tempo di aspettare che la clessidra si svuoti così baratta la sua immortalità pur di salvare Geppetto...
"Carlo (Collodi) è morto, viva Carlo Collodi" potremmo parafrasare la formula reale francese per sintetizzare il significato dell'ultima manipolazione di Guillermo del Toro, stavolta alle prese con un classico della letteratura e dell'animazione. Che il vero figlio di Geppetto si chiami Carlo è ovviamente un omaggio allo scrittore italiano e la morte del bambino che segna l'inizio drammatico del film lascia subito spazio a una nuova (ri)lettura, oltre che a un nuovo figliolo per Geppetto. Ho colto diversi rimandi in Pinocchio di Guillermo del Toro, il più interessante mi pare quello riguardante la nascita del burattino, scolpito in un ciocco di legno in una notte di tregenda come gesto di rivalsa per la rabbia della morte di Carlo, questo burattino nasce come Frankenstein: il personaggio cinematografico è citato dai fulmini e dalle ombre espressioniste che incombono sulla falegnameria quando Pinocchio viene intagliato e il rapporto padre figlio ripropone in parte quello letterario del creatore che rifiuta la propria creatura: nonostante sia magico, in grado di parlare e muoversi da solo, Geppetto capisce ben presto che Pinocchio non potrà sostituire Carlo e respinge il burattino. Il rovesciamento rispetto alla storia di Pinocchio che conosciamo, sia letteraria che nelle varie declinazioni cinematografiche sta proprio in questo: non è il burattino che deve migliorarsi e farsi bambino per ricambiare l'amore incondizionato di Geppetto ma è il falegname che deve affrontare un percorso di accettazione verso Pinocchio che lo ama incondizionatamente fino al punto di rinunciare all'immortalità (ma avrebbe rinunciato anche alla vita) per salvare Geppetto.
Questa è la prima opera d'animazione del regista messicano, girato in stop motion e Guillermo del Toro cita alcuni grandi autori dell'animazione: gli esseri di cui si accorge Sebastian ricordano gli esseri fantastici, i nerini del buio di Myiazaki mentre lo Spirito del Bosco e la Morte hanno la ieraticità delle figure di Michel Ocelot (es il dittico di Kirikù).
Rimane un po' debole la parte di critica verso la dittatura fascista: la canzoncina scatologica è la peggiore tra tutte le insulse canzoni del film
-fortunatamente sono poche!- e il racconto dell'addestramento militare è talmente tirato via tanto che a Pinocchio non cresce neppure il naso quando dice che ama la guerra per far coraggio a Lucignolo, resta comunque l'unico incidente in una buona opera di revisione di un classico.
Un po' caricato il doppiaggio italiano: Ewan Mc Gregor, voce originale del Grillo Sebastian, narratore della vicenda è doppiato da Massimiliano Manfredi che ricorda un po' troppo i toni drammatici di Christian in Moulin Rouge!
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