Per quella legge del sincretismo dei palinsesti che io trovo sempre
affascinante nella sua casualita’, stasera andra’ in onda in prima
serata su Canale5 Anna and the king polpettone storico del 1999 con
Jodie Foster e Chow Yun-Fat che pero’ pare esser molto gradito dagli
spettatori, data la frequenza con cui viene replicato.
Per chi volesse approfondire l’argomento Rete4 verso le 2.30 di notte trasmettera’ Anna e il re del Siam,
prima versione di questa storia ispirata a una vicenda reale che ha
portato anche alla creazione di uno dei musical piu’ famosi King and I, il film e’ datato 1946 e interpretato dalla mai abbastanza osannata Irene Dunne e Rex Harrington.
Il re ed io si intitola anche la seconda versione
cinematografica, prodotta nel 1956 ed interpretata da Deborah Kerr e
uno stizzoso ma divertentissimo Yul Brynner. Stranamente questa
versione che e’ anche la piu’ riuscita passa in televisione assai di
rado (ed e’ difficile reperirne anche le foto su internet!)

Esiste anche un cartoon della Warner sempre del 1999 chiamato The king and I, che ebbe scarso successo in Italia.
Nessuna delle tre versioni si puo’ ritenere un capolavoro della
cinematografia ma e’ interessante notare come i primi due si segnalino
come discreti prodotti di genere da commedia americana, premiati
entrambi con l’Oscar ai costumi e alla scenografia che pure non avevano
nessun riscontro con la realta’ del Siam del XIX secolo e ne rifacevano
una ricostruzione alquanto fantasiosa, mentre il terzo remake del 1999
che e’ una fedele riproduzione dello stile e della moda dell’epoca con
il re Mongkut finalmente interpretato da un orientale, perde tutta la
sua verve brillante, proprio per la scelta di mantenersi il piu’ fedele
possibile ai diari di Anne Leonowen: nelle precedenti versioni manca
l'episodio crudo della concubina condannata. Centrera’ anche il fatto
che il primo regista e’ John Cromwell, il secondo e’ Walter Lang e il
terzo Andy Tennant?
In ogni caso le versioni del 1999 e del 1946 sono attualmente
ancora proibite in Thailandia per il reato di lesa maesta’, non ho
trovato notizie di un'enventuale censura sulla versione con Yul Brynner.
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