Le donne dietro la macchina da presa non erano una rarità nei primi anni dello sviluppo dell'arte cinematografica, eppure quando la cinematografia assunse i caratteri di un'industria le donne registe faticarono a trovare il loro spazio così finì che nell'America degli anni '30 ci fu solo una donna ufficialmente attiva e regolarmente iscritta alla Directors Guild of America, si tratta di Dorothy Arzner, nata a San Francisco il 3 gennaio 1897.
I primi contatti con il mondo del cinema Dorothy li ha nel ristorante di suo padre, frequentato dall'ambiente cinematografico, all'università però preferisce studiare medicina, abbandona l'Università durante la Prima Guerra Mondiale per prestare servizio in Europa sulle autoambulanze.
Finita la guerra trova lavoro in un giornale diretto da William C. de Mille, fratello di Cecil B. De Mille, intanto ha l'occasione di visitare uno studio cinematografico e decide di diventare regista.
Dorothy stenografa per Cecil B. De Mille e si offre per altri lavori di scrittra nel mondo del cinema, impressionando il cineasta che la fa assumere alla Paramount dove in pochi anni Dorothy Azner fa carriera: da abile montatrice diventa una film editor indispensabile. I successi ottenuti e le insistenze convincono i dirigenti Paramount a far dirigere la Arzner, il debutto del 1927, Fashions for Women, è un successo, così nel 1928 dirige il primo film sonoro della Paramount, Il filo di Arianna, attualmente considerato perduto, diventando la prima donna nella storia del cinema a dirigere un film sonoro.
L'anno seguente per L'allegra brigata, debutto nel sonoro di Clara Bow che rendeva molto nervosa l'attrice, la regista inventa un supporto estensibile per i microfoni creando di fatto il primo microfono ad asta il cui brevetto verrà però depositato l'anno dopo da un tecnico del suono della Fox per un modello simile.
Il rischio di bancarotta della Paramount durante gli anni della Grande Depressione, convince la Arzner a diventare una regista freelance e nel 1933 viene chiamata dalla RKO per dirigere la loro stella emergente, Katharine Hepburn in quello che resta il film più noto della Arzner, La Falena d'Argento.
La collaborazione tra le due volitive artiste non fu facile, i rapporti restarono tiepidi ma quando nel 1976 la GDA organizza un tributo alla regista, la Hepburn invia un telegramma che diceva “Non è meraviglioso che tu abbia avuto una così brillante carriera quando non avevi nemmeno diritto a una carriera?” (Isn't it wonderful that you've had such a great career, when you had no right to have a career at all?).
Le tematiche affrontate da Dorothy Azner sono piuttosto scomode, riguardano la condizione femminile come dimostra proprio La Falena d'argento in cui l'aviatrice Cynthia Darrington preferisce suicidarsi con il suo aereo quando scopre di essere incinta di un uomo sposato, il Christopher Strong del titolo originale. Spesso sono venate di latente omosessualità dato che la regista era lesbica ed ebbe molte relazioni con diverse attrici.
In tutto Dorothy Azner gira tre film muti (senza contare le scene girate per Sangue e Arena di Fred Niblo) e una quindicina di film sonori.
La sua carriera s'interrompe bruscamente nel 1943 per motivi di salute, ma la regista continua a girare documentari e spot pubblicitari, molti per la Coca Cola, e a lavorare per la tv.
Insegna anche materie inerenti alla cinematografia e all'UCLA, l'università della California, ha come allievo Francis Ford Coppola.
Muore il primo ottobre 1979 a 82 anni.
social