Italia 1970
regia di Sergio Sollima
Al killer Jeff Heston le cose iniziano a girare male da quando s’è innamora della bellissima
Vanessa Shelton: dopo esser sfuggito al tentativo di omicidio di un ex ”cliente”, Coogan, Jeff si fa due anni di galera e dopo averli scontati, un boss cerca di affiliarlo. Vanessa era fidanzata del cliente vendicativo e ora moglie del malavitoso Al Weber. Jeff avrebbe ben pochi motivi per fidarsi della donna ma continua a farlo, fino a lasciarci la pelle…
Sergio Sollima in trasferta negli USA con una grandiosa produzione italo francese gira un noir che trasuda romanticismo e pessimismo.
I difetti sono i soliti delle produzioni anni ‘70: trame molto arzigogolate che servono soprattutto per la costruzione scenica del film . È poco chiaro perché il cliente che gli ha commissionato l’omicidio del vecchio zio per ereditare ora voglia eliminare Jeff ma è la scusa per l’inseguimento delle auto che apre il film, quasi dieci adrenalinici minuti senza dialoghi ideati dal re degli stunt Rémy Julienne, e tanto ci basta.
La vendetta di Jeff con l’omicidio all’autodromo è invece piuttosto lenta ma la pellicola si riscatta nella seconda parte con l’entrata in campo di Telly Savalas nei panni dell’istrionico boss, personaggio antitetico al laconico killer solitario.
A muovere i fili in realtà è il mellifluo avvocato Steve che ha utilizzato la bellissima Vanessa per impossessarsi dell’impero di Weber.
Vanessa Shelton è interpretata da Jill Ireland, la moglie di Charles Bronson con cui girò una quindicina di film, declinando diversi aspetti dell’amore fou, in
Da mezzogiorno alle tre, per esempio, è lei ad uccidere Bronson mentre qui Jeff alla fine la uccide per poi chiedere a un poliziotto di ucciderlo.
L’omicidio di Vanessa e Steve nell’ascensore panoramico è un’altra scena memorabile che fa il paio con l’inseguimento iniziale ed
è notevole soprattutto per l’uso del sonoro: nonostante la presenza di Morricone come compositore della colonna sonora, Sollima ha l’intuizione di girare la scena senza altri suoni che gli spari e i lamenti soffocati delle vittime.
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