Italia 1969
con Jean Sorel, Marisa Mell, Elsa Martinelli, John Ireland, Alberto de Mendoza, Riccardo Cucciolla, Bill Wanders, Giuseppe Addobbati, Franco Balducci, John Douglas, Félix Dafauce, Faith Domergue, Janet Agren, Malisa Longo, Jesús Puente, Georges Rigaud, Jean Sobieski
regia di Lucio Fulci
George Dummurrier è un medico, proprietario di una clinica che dirige in modo piuttosto disinvolto, ha una moglie malata e un'amante. Quando la moglie muore riceve un indennizzo da una polizza di assicurazione dal valore esorbitante. Una strana telefonata lo invita a frequentare un night club dove George trova una ballerina, Monica Weston praticamente identica alla moglie. Anche la compagnia di assicurazione scopre la somiglianza e sospetta una truffa perciò chiede la riesumazione di Susan. la moglie di George. L'autopsia rivela che la donna è stata avvelenata e George finisce condannato alla camera a gas per uxoricidio. Il giorno prima dell'esecuzione George riceve la visita del fratello che sfruttando il fatto che la cella degli ultimi incontri dei condannati è insonorizzata rivela a George il tranello in cui è caduto: Susan e Monica sono la stessa persona ed è la sua amante, hanno organizzato il piano per liberarsi di lui e rifarsi una vita all'estero lontano dai suoi debiti. George può contare sull'aiuto di Jane, la sua amante: riuscirà a dimostrare la propria innocenza nelle poche ore che gli restano da vivere?
Fulci è conosciuto più come regista di horror, ma gli inizi del regista furono con i musicarelli e le commedie, le più note con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Una sull'altra segna il debutto nel genere giallo che stava avendo molto successo: la pellicola nasce sull'onda degli incassi de Il dolce corpo di Deborah di Romolo Guerrieri ma il modello a cui Fulci si ispira è La donna che visse due volte e si può affermare andando ben oltre il claim di lancio del film sul mercato americano: Questo film comincia dove Hitchcock finisce, infatti il nome del protagonista rimanda a quello della scrittrice Daphne du Maurier dai cui racconti Hitchcock trasse Gli Uccelli e Rebecca la prima moglie; l'ambientazione della vicenda si svolge sulla costa di San Francisco, con molte riprese del famoso ponte di Golden Gate che compare in Vertigo.
Fulci è molto attento anche all'attualità del periodo: per rilanciare la clinica George Dummurrier millanta interventi a cuore aperto (il primo trapianto di cuore operato da Barnard è del 1967) e anche l'attività dell'amante, la fotografa Jane Bleeker (Elsa Martinelli) rimanda a certe atmosfere di Blow-Up di Antonioni, film del 1966 che fu subito un cult per la critica e il pubblico.
Una sull'altra incappò nelle maglie della censura, venendo addirittura ritirato dagli schermi per le scene “scandalose” del night dove si esibisce Monica Weston e poté ritornare in sala solo dopo alcuni tagli.
La trama è un po' macchinosa, se il fratello non confessasse tutto al condannato a morte sarebbe difficile capire l'evoluzione della trama ma la chicca del film è il montaggio finale che racconta l'epilogo dei due amanti diabolici e il salvataggio in extemis del protagonista dalla sedia elettrica, Fulci sa dosare ottimamente la tensione e utilizzare al meglio anche le figure di contorno che si dimostrano risolutive per il buon esito del caso.
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