Italia 2022
con Toni Servillo, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Renato Carpentieri, Donatella Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Rosario Lisma, Galatea Ranzi, Giulia Andò, Tuccio Musumeci, Aurora Quattrocchi, Fausto Russo Alesi, Filippo Luna
regia di Roberto Andò
Tornato a Girgenti per partecipare ai festeggiamenti degli 80 anni di Giovanni Verga, Pirandelo è accolto dalla ferale notiza della morte della sua balia, Maria Stella, Come non bastasse il funerale è inficiato da una grana burocratica: il loculo è già occupato e solo una "mancia" all'impiegato comunale potrà risolvere il problema. Nell'attesa che si possa inumare la bara di Maria Stella, Pirandello conosce meglio i due becchini, Nofrio e Bastiano che scopre essere teatranti, anima della filodrammatica del paese. Pur essendo impegnato della redazione della sua nuova commedia che gli dà molto da pensare, Pirandello è incuriosito dall'attività amatoriale dei due cassamortari e si intrufola di soppiatto a qualche prova né manca di partecipare alla prima dove la vita vera irrompe sul palco interrompendo la rappresentazione, l'indesiderato colpo di scena è la scintilla che sblocca il grande autore e un anno dopo invita anche i due becchini alla prima al teatro Valle di quella che diventerà la sua opera più famosa: Sei personaggi in cerca d'autore.
La stranezza si potrebbe applicare anche al taglio dato dal regista all'opera: dopo anni di biopic che analizzano episodi cruciali della vita di artisti o politici, la genesi di un'opera fondamentale del teatro contemporaneo nasce da una "fantasia" una rielaborazione fittizia della realtà in grado di raccontare molto bene il processo che porta alla creazione del capolavoro pirandelliano e per giunta lo fa mescolando l'alto e il basso, già nella scelta dei protagonisti: il poliedrico attore simbolo del cinema d'autore italiano, Toni Servillo e il duo comico di origine televisiva, Ficarra e Picone.
I tre protagonisti sono molto bravi e incarnano perfettamente la contrapposizione tra le vette autoriali e il teatro amatoriale che ancora si nutre della commedia dell'arte, del canovaccio di tradimenti e travestimenti con famoso "acetum italicum" la pungente satira che fa esplodere la prima interruzione dello spettacolo: l'impiegato comunale amante delle mazzette si riconosce in uno dei personaggi e a nulla vale la trita giustificazione che si tratta di un'opera di fantasia, il dramma vero scoppia però poco dopo rompendo l'amicizia di Bastiano e Nofrio: il primo ha una sorella, Santina, di cui è gelosissimo e crede che la ragazza sia innamorata di Fofò, anche lui facente parte della filodrammatica, in realtà Santina è l'amante di Nofrio e proprio Fofò fa in modo che Bastiano scopra il doppio tradimento della sorella e del migliore amico.
Un anno dopo, quando ricevono l'invito di Pirandello per la prima del suo nuovo spettacolo, è la prima volta che Nofrio e Bastiano si ritrovano e partono insieme non senza frecciatine, a placare gli animi sarà lo spettacolo a cui assistono, un'opera strana, così insolita da scatenare le ire del pubblico eppure all'umile becchino Bastiano è riservata la battuta più bella e risolutiva della pellicola il cui succo è "non ci ho capito niente ma mi è piaciuto". Ecco in un periodo in cui tutta l'arte viene letta e rilanciata dai social secondo il gusto contemporaneo, l'invito di lasciarsi conquistare dalla bellezza dell'arte e "sentirla" anche se non la si capisce/conosce fino in fondo, è bellissimo.
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