Manhandled
con Gloria Swanson, Tom Moore, Lilyan Tashman, Ian Keith, Arthur Housman, Paul McAllister, Frank Morgan, Pierre Collosse, Marie Shelton, Carrie Scott, Ann Pennington, Brooke Johns, Frank Allworth
regia di Allan Dwan
La commessa Tessie McGuire è fidanzata con il meccanico e inventore Jimmy Hogan che dedica troppo tempo al lavoro nella speranza di far fortuna con una sua invenzione. All'ennesima dimenticanza di un appuntamenti da parte di Jimmy, per ripicca Tessie accetta l'invito a una serata mondana dove viene notata da uno scultore che le chiede di posare come modella. Tornata a casa trova Jimmy ad aspettarla per un saluto perché deve partire al più presto per Chicago per vendere la sua invenzione. Durante l'assenza di Jimmy continua la scalata al bel mondo sempre rifiutando le avances dei ricconi che le propongono un lavoro. Liberatasi dall'ennesimo corteggiatore dalle mani lunghe, Tessie trova Jimmy ad aspettarla ma l'uomo, vedendola tornare scarmigliata e notando i segni di una nuova ricchezza nell'appartamento, crede che Tessie sia diventata una mantenuta e fa per lasciarla ma notando il calendario su cui la ragazza aveva segnato ogni giorno l'avvicinarsi del suo ritorno, su convince della sua innocenza.
Anche chi non la conosce solo per Viale del Tramonto è abituato all'immagine da vamp di Gloria Swanson per cui Maschietta è un film fondamentale per capire la poliedricità della diva del muto che interpreta una commessa sguaiata con tanto di cicca in bocca, un cliché identificativo che possiamo ancora trovare in sitcom contemporanee.
Il ritorno dal lavoro con il viaggio in metropolitana che costa alla nostra protagonista le spropositate ciliegie che ornano il suo cappello a cloche è una vera comica, un film nel film potremmo definirlo.
Anche se poi la pellicola sviluppa temi classici del muto, con tutta una serie di amorazzi ambientati nel bel mondo, l'introduzione dei personaggi personali ci porta in un mondo del tutto diverso, sottolineando la fatica e la povertà della classe operaia con un taglio molto realista.
Come ci spiegano le due pagine di didascalie introduttive, anche se Tessie accetta di entrare nel giro del bel mondo solo per guadagnare e resta sempre fedele all'innamorato lontano, chi gioca col fuoco si brucia ed ecco che i continui contatti con il vacuo bel mondo mettono la reputazione di Tessie a rischio, rischiando di farle perdere anche il grande amore della vita e solo dopo una notte di pianti e preghiere disperate, il dettaglio del calendario restituirà credibilità alla spavalda ma ingenua fanciulla che pensava di poter uscire indenne da certi giri... se non loschi quanto meno molto leggeri!
Fortunatamente la trita morale è relegata solo all'introduzione e al finale nel mezzo possiamo goderci l'abilità della Swanson nell'imitare una principessa russa, giocoso ruolo che diventa poi il suo lavoro in una raffinata sala da tè che ostenta una clientela di classe.
Da notare ancora una volta l'uso creativo delle didascalie: quando una vera fuoriuscita russa si avvicina alla presunta principessa, le sue parole sono presentate da una didascalia in cirillico, ciò permette di identificare subito il personaggio e di mostrare che Tessie non la capisce affatto e si toglierà dall'impaccio mettendosi a piangere mentre un cameriere spiega alla signora russa che la principessa è talmente traumatizzata da non voler più sentire la lingua madre.
Interessante anche la regia di Allan Dwan che trova delle posizioni insolite dall'alto per la comica in metro e utilizza la stessa costruzione scenica a inizio e a fine film con due significati antitetici: quando Jimmy non vuole portare Tessie a divertirsi la ragazza si appoggia alla finestra che riflette la sua immagine sciatta e poi la mdp si apre sul cortile e sbircia dalle finestre le scene di fatica e insofferenza che caratterizzano le vite dei vicini di casa sposati, alla fine del film quando Jimmy lascia la ragazza, Tessie si appoggia nuovamente alla finestra che riflette l'immagine di una donna elegante ma triste perché dalle finestre dei vicini spuntano quadretti di serena vita domestica, sogno che la ragazza sta perdendo.
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