Italia 1972
con Enzo Jannacci, Claudia Cardinale, Ugo Tognazzi, Michel Piccoli, Vittorio Gassman, Alain Cuny, Dante Cleri, Daniele Dublino, Irene Oberberg, Sigelfrido Rossi
regia di Marco Ferreri
Amedeo vorrebbe parlare con il Papa e si accoda a un'udienza pubblica ma quando il suo proposito viene scoperto, viene attenzionato dalla polizia. Data l'insistenza di Amedeo il commissario Diaz gli presenta Aiche una squillo introdotta nel mondo vaticano nella speranza che Amedeo si confidi con la donna. E' la ragazza ad innamorarsi di Amedeo e a cercare di aiutarlo ad incontrare il Papa presentandogli una serie di personaggi che potrebbero essergli d'aiuto ma dall'esponente della nobiltà nera romana al prelato più innovativo, nessuno è in grado o vuole esaudire il desiderio di Amedeo. L'ossessione dell'uomo diventa tale da fargli rinunciare alla paternità del figlio di Aiche morendo di congestione polmonare sotto il colonnato di San Pietro nell'ennesimo tentativo di realizzare il suo sogno.
Il progetto a lungo accarezzato dal regista di trarre un film da Il Castello di Kafka si trasforma in quest'opera che indaga sul Potere e il Vaticano con il suo cerimoniale complesso e pubblico diventa il mondo ideale dove ambientare l'ossessione di Amedeo.
Il noto anticlericalismo di Ferreri diventa anche una riflessione sul mistero della fede: richiuso nelle segrete stanze vaticane, il Papa è a conoscenza delle esigenze dei suoi fedeli o ne è ignaro? Qual'è la misteriosa domanda che Amedeo vorrebbe porgli che stupisce anche il grande teologo che si alza ad abbracciare silenziosamente Amedeo per poi andarsene? Quesisti senza risposta, pensieri sfocati come l'immagine del Papa sorpreso a passeggiare da uno dei tanti appostamenti di Amedeo e che forse si volta al grido dell'uomo.
Anche se non perfettamente centrato, soprattutto nella seconda parte il film si rivela graffiante nella rappresentazione dei figuri più loschi che si aggirano attorno al Vaticano, in questo L'Udienza ha anche un sentore premonitore degli anni bui che si stavano addensando sulla Santa Sede: dal dolore di Paolo VI per il rapimento Moro, al caso di Manuela Orlandi fino al ferimento di Giovani Paolo II.
Anche da un punto di vista della storia del cinema, o se vogliamo dire metacinematografico, il film ha un suo peso. impossibile non pensare che a vestire i panni del giovane prelato progressista, Padre Amerin, ci sia Michael Piccoli, lo steso attore scelto da Nanni Moretti per interpretare il suo Papa renitente in Habemus Papam e anche che il prelato più conservatore de L'Udienza avesse l'accento napoletano mi ha fatto tornare in mente il Cardinale Voiello di Silvio Orlando in The Young Pope / The New Pope di Sorrentino.
social