The Three Faces of Eve
USA 1957 20th Century Fox
con Joanne Woodward, Lee J. Cobb, David Wayne, Vince Edwards, Nancy Kulp, Douglas Spencer, Terry Ann Ross
regia di Nunnally Johnson
Una giovane donna, Eva White, madre di una bambina, lamenta emicranie e vuoti di memoria per cui inizia una cura psichiatrica, dopo un anno la situazione peggiora la remissiva casalinga inizia a comprare abiti costosi e viene sorpresa dal marito nel tentativo di uccidere la figlioletta. Lo psichiatra sospetta un raro caso di personalità multipla e fa ricoverare la donna in clinica, la personalità aggressiva e spudorata di Eva Black emerge sempre più e il marito prima comprensivo della situazione della moglie, poi sedotto dalla sua seconda personalità finisce per chiedere il divorzio. Durante una seduta d'ipnosi emerge una terza personalità, molto più equilibrata che si fa chiamare Jane. Mentre Eva White e Eva Black non hanno ricordi d'infanzia Jane confida al dottore una sensazione che è emersa giocando con la figlioletta Bonnie nella sua vecchia casa d'infanzia. E' l'elemento che permette al dottor Luther di sbloccare la situazione: con l'ipnosi regressiva fa rivivere al Eva il trauma infantile che l'ha segnata e ricompone le tre personalità della donna in quella positiva di Jane.
Tratto da una storia vera raccontata in un libro scritto dagli psichiatri che la ebbero in cura, La donna dai tre volti è il film per eccellenza del filone "psichiatrico" in voga alla fine degli anni '50 nel cinema americano. Narrando di una patologia piuttosto rara, la storia ha dell'incredibile e per darle credibilità il film inizia con l'introduzione del celebre cronista Alistair Cooke che spiega la natura della malattia e a necessità di celare l'identità della protagonista sotto uno pseudonimo.
Il film ebbe un grande successo e decretò la fama per la protagonista, la bravissima Joanne Woodward che per questo ruolo meritò l'oscar come miglior attrice: nella versione italiana si perde la diversa impostazione vocale con cui l'attrice caratterizza le tre personalità.
Il film è interessante come melodramma e per l'intensa prova della Woodward, dal punto di vista clinico è sicuramente superficiale, personalmente ho sempre pensato che il trauma all'origine del disturbo fosse un po' lieve: la piccola Eva viene costretta dalla madre a baciare la nonna morta nonostante ne sia terrorizzata e il trauma causa la scissione della sua personalità. Un po' accrocchiato anche l'happy end finale: Jane in macchina con la figlioletta e sposata con l'uomo che l'ha aspettata durante la malattia: il personaggio, anzi la personalità, di Jane esce a metà film e la sua love story rimane appena abbozzata, più interessante il personaggio di Ralph White, il marito della scialba casalinga, brav'uomo mediocre che non ha gli strumenti per gestire una situazione così complicata. Ad interpretalo c'è David Wayne, attore più noto per i ruoli brillanti, noto per aver recitato molte volte con Marilyn Monroe che sposa in Come sposare un milionario.
Curiosamente nello stesso anno esce un altro film che narra una storia molto simile di una donna con tre personalità, si tratta de La donna delle tenebre (Lizzie) tratto dal romanzo The Bird's Nest del 1954 (titolo italiano Lizzie) della grande scrittrice horror Shirley Jackson.
Commenti