Francia 1952
con Gérard Philipe, Gina Lollobrigida, Marcel Herrand, Olivier Hussenot, Henri Rollan, Nerio Bernardi, Jean-Marc Tennberg, Geneviève Page, Sylvie Pelayo, Irene Young, Hennery, Jackie Blanchot, Noël Roquevert, Jean Parédès, Georgette Anys, Gérard Buhr, Lucien Callamand, Gil Delamare, Joe Davray, Lolita De Silva, Georges Demas
regia di Christian-Jaque
Sorpreso ad amoreggiare con la figlia di un contadino, il giovane Fanfan viene costretto a nozze riparatrici, mentre lo trascinano al villaggio una zingara gli profetizza le nozze con la figlia del re se intraprenderà la carriera militare. Appena arrivato in paese Fanfan s'iscrive alle liste di leva, salvandosi così dal matrimonio indesiderato. Scopre però che la bella zingara altri non è che Adeline, la figlia del reclutatore che si finge zingara per attirare i giovani all'arruolamento. Fanfan si dice convinto che nel suo destino c'è il matrimonio con la figlia del re. Mentre raggiungono la caserma i militari vedono una carrozza assaltata dai briganti, Fanfan non esita a mettere in salvo le due donne che sono Madame de Pompadour e la figlia del re. In caserma il giovane conferma la sua abilità con le armi ma è renitente alla disciplina, inimicandosi il superiore Fortebraccio, da sempre innamorato di Adeline. Scoperto che il re soggiorna a pochi chilometri, Fanfan raggiunge il castello reale e s'introduce nelle stanze della principessa, venendo condannato a morte. Adeline va a chiedere la grazia al re ma ottiene solo il permesso di salutare Fanfan per l'ultima volta. Fanfan e il commilitone Tranche-Montagne stanno per essere impiccati quando il ramo a cui sono appese le forche si schianta per il peso. Graziati i due possono tornare all'accampamento intanto il re pretende i favori di Adeline per la grazia ma la ragazza lo schiaffeggia. Nascosta in convento dalla Pompadour, Adeline viene rapita dal valletto del re con la complicità di Fortebraccio ma Fanfan, Tranche-Montagne e il padre di Adeline si gettano all'inseguimento della carrozza sfondando anche le linee nemiche e costringendo il Maresciallo di Brandeburgo a rivedere le sue tattiche e in breve i prussiani si arrendono. Per la bizzarra vittoria, l re premia i tre soldati facendoli ufficiali e a Fanfan concede la mano della nuova figlia adottiva, Adeline.
Celeberrimo film di cappa e spada che trasformò in star internazionali i due giovani protagonisti, Gerard Philippe e la nostra Gina Lollobrigida, la pellicola fu premiata anche a Cannes e a Berlino.
Il film si conferma ancora godibilissimo: agli atletici duelli si mescola un tono ironico e a tratti comico: alla narrazione fuori campo e alle battute pungenti il compito di irridere la grandeur francese e lo spirito guerresco, Luigi XV si deve "accontentare" di una vittoria ottenuta senza i diecimila morti sui campi di battaglia. Non mancano gag molto fisiche che richiamano le comiche: la caduta del ramo a cui doveva esser impiccato Fanfan, lo scoppio del barile della polvere da sparo durante il primo duello tra Fanfan e Fortebraccio, in cui l'eroico protagonista salva uno degli innumerevoli figli di Tranche-Montagne, momento per nulla retorico visto che più che sul salvataggio il regista si sofferma a mostraci dove sono stati spediti i vari personaggi dallo scoppio dell'ordigno: tetti o alberi da cui i militari scendono incolumi ma anneriti dalla fuliggine, proprio come in una comica.
Fanfan la Tulipe è un personaggio gradevolissimo: svagato come un Candide voltairiano, irruente e abile spadaccino, fa innamorare tutte le donne, anche il cognome gli viene dato dalla Pompadour che lo ringrazia per averla salvata dai briganti regalandogli una spilla a forma di tulipano, per cui Fanfan diventa Fanfan la Tulipe.
il film nasce in bianco e nero ma ho molto apprezzato la versione colorizzata che mi è capitato di vedere, perché i colori smorzati e luminosi richiamano quelli della pittura francese del periodo.
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