The Passionate Plumber
USA 1932, MGM
con Buster Keaton, Jimmy Durante, Irene Purcell, Polly Moran, Gilbert Roland, Mona Maris, Maude Eburne, Henry Armetta, Paul Porcasi, Jean Del Val, August Tollaire
regia di Edward Sedwick
Parigi: l'idraulico Elmer Tuttle viene chiamato a riparare un guasto alla doccia di Patricia Alden, una ragazza del bel mondo. Il fidanzato di lei, che la tiene sulla corda facedole credere di essere sposato con un'altra, si ingelosisce e sfida a duello Elmer che sceglie come padrino Julius, il cameriere che gli aveva procurato il lavoro. Elmer è anche un inventore e ha realizzato un innovativo modello di pistola, con l'aiuto di Julius vorrebbe mostrarlo al generale Bouschay, decidono di farlo durante una serata al Casino di Parigi che ovviamente finisce malissimo ed Elmer fugge con l'auto di Patricia, distruggendola, per ripagarla la donna gli propone di aiutarla a liberarsi dalla relazione con Tony fingendosi il suo amante; Elmer prende molto seriamente il compito e scopre che Tony ingannava sia Patricia che la presunta moglie, smascherato il seduttore, l'amore tra Elmer e Patricia trionfa.
Chi la dura la vince è una delle commedie sonore che Buster Keaton girò nel suo periodo alla MGM, il plot non è originalissimo: l'ingenuo ingaggiato per allontanare il fidanzato fedifrago riesce a smascherarlo e a conquistare il cuore della bella, la cosa interessante è vedere come il grande genio del cinema muto si adatta al sonoro, usando un tono monocorde che ben si sposa con l'imperturbabilità della sua maschera.
abbastanza stridente il contrasto con la spalla Jimmy Durante la cui comicità è fatta più di parola, giochi di parole e parlantina a raffica, i due girarono insieme tre film.
Migliore il supporto del resto del cast: Gilbert Roland esaspera i toni del seduttore che ben conosceva pe i suoi ruoli da latin lover ai tempi del muto, le due rivali, la bionda Irene Purcell e la mora Mona Maris rappresentano perfettamente la svampita e la latina pasionaria sempre pronta alle scene madri con urla e lanci di piatti.
Non è chiaro perché l'americano Elmer si trovi a Parigi con una bottega ben avviata pur non essendo in grado di comprendere le abitudini francesi, soprattutto quelle del bel mondo, ragion per cui Elmer, per trarsi dalle situazioni imbarazzanti in cui si trova userà a sproposito lo schiaffo col guanto che indica la sfida a duello, resta memorabile -e in perfetto stile pre code- il primo schiaffeggiamento con Tony Lagorce: al tocco del guanto Elmer risponde usando l'asciugamano che lo cinge in vita per coprire le sue parti intime dopo che si è bagnato nel tentativo di riparare la doccia.
Il momento più divertente del film resta la scena della colazione, un brevissimo assolo delle tipiche gag della comicità lapstick del comico che trasformano i semplici gesti del servire a letto la colazione all'amata in un vero delirio comico, arrivando a sciabolare un uovo alla cocque.
In omaggio alla trasferta francese cambia anche il look di Keaton che sostituisce la paglietta con un basco.
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