Italia 1959
con Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Franca Valeri, Franco Fabrizi, Piera Arico, Nando Angelini, Mimo Billi, Renzo Cesana, Liana Del Balzo, Anna Filippini, Ciccio Barbi, Mara Berni, Gina Mattarolo, Christiane Nielsen, Alberto Plebani, Maria Perschy, Lidia Simoneschi, Leopoldo Trieste, Vincenzo Talarico, Enzo Tarascio, Ciccio Barbi
regia di Giorgio Bianchi
L'ente privato, Organizzazione Internazionale della Moralità Pubblica, ha un nuovo irreprensibile segretario, Agostino che in breve tempo entra nelle grazie del Presidente che cerca di accasarlo con la figlia bruttina e lo manda in sua vece a Monaco a un importante congresso. Qui Agostino rivela la sua vera natura: dietro la maschera del severo moralista si nasconde un marpione che organizza la tratta delle bianche. Scoperto Agostino, ricatta gli altri menbri dell'organizzazione minacciando di svelare tutti i loro segreti ma la giustizia farà (?) il suo corso.
La messa all'indice del falso moralismo dell'Italia anni 50 oggi ha perso smalto, ammesso che ne abbia mai avuto visto che la commedia mostra presto la corda. A salvarlo la caratterizzazione precisa e a tratti inquietante di Alberto Sordi, contornato da due grandissimi comprimari, Vittorio de Sica, nei passi svagati del Presidente e Franca Valeri, l'attempata (29 anni!) figlia del Presidente disposta a tutto pur di trovare marito, anche far riaprire il locale di Giovanni, almeno fino a quando non scopre che anche la nuova preda è già accasata.
L'unico vero plot twist divertente è quello di Eleonora, la segaligna segretaria di Agostino, suo fedele braccio destro anche nel racket dello sfruttamento.
La canzone di testa e di coda, Il moralista è cantata da Fred Buscaglione.
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