GB 2021
con Jamie Dornan, Jude Hill, Caitriona Balfe, Judi Dench, Ciarán Hinds, Lara McDonnell, Gerard Horan, Turlough Convery, Conor MacNeill, Bríd Brennan, Gerard McCarthy, Sid Sagar, Zak Holland, Barnaby Chambers, Olive Tennant, Josie Walker
regia di Kenneth Branagh
L'infanzia di Buddy, bambino di nove anni cresciuto in quartiere popolare di Belfast, viene sconvolta quando nell'estate del 1969 i protestanti iniziano ad attaccare i vicini cattolici. La famiglia di Buddy cerca di non schierarsi anche se uno dei caporivolta, Billy Clanton, pretende l'impegno del padre di Buddy che lavora in Inghilterra e torna a trovare la famiglia ogni quindici giorni. L'idea di lasciare l'Ulster e trasferirsi a Londra diventa a poco a poco l'unica soluzione, anche se dopo la morte del nonno l'amata nonna di Buddy resterà sola in città.
Kenneth Branagh riscrive la propria vicenda personale in un film che trascende nel ricordo dell'età felice dell'infanzia il dramma delle rivolte del 1960 considerate come l'inizio dei trent'anni di battaglie che hanno insanguinato l'Irlanda del Nord.
Sicuramente il film ha buone dosi di scene furbette su tutte Buddy che legge il fumetto di Thor ci vuole ricordare che Branagh è stato il regista del primo film Marvel dedicato al supereroe, però Branagh conferma la sua abilità nell'uso del linguaggio registico e l'ottima capacità di dirigere gli attori: superlativa Judi Dench e Caitríona Balfe non è mai stata così bella neppure nelle prime stagioni di Outlander!
Personalmente ho trovato molto interessante l'uso del bianco e nero e del colore: l'iniziale "cartolina" contemporanea a colori che racconta di una città pacificata si sofferma su un murale e poi la macchina da presa sale e ci racconta cosa c'è dietro quel murale e quel muro: l'inizio dei Troubles nell'agosto del'69, il bianco e e nero diventa veicolo della storia, forse è un concetto che potranno capire a fondo i boomers come Branagh e noi della Generazione X che abbiamo avuto contezza del mondo solo con le notizie che arrivavano attraverso la televisione rigorosamente in bianco e nero insieme ai film classici: Buddy vede solo western di John Ford in tv, mentre la fantasia esplode ancora attraverso il colore dei film visti al cinema, un modo originale per raccontare la passione che poi sarebbe diventato il lavoro di Branagh.
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