USA 1935, RKO
con Miriam Hopkins, Frances Dee, Nigel Bruce, Cedric Hardwicke, Billie Burke, Alan Mowbray, G. P. Huntley, Alison Skipworth
regia di Rouben Mamoulian
L'orfana Becky Sharp al termine del collegio riesce a farsi ospitare dalla ricca compagna Amelia Sedley nella speranza di impalmarne il fratello Joseph. Quando capisce che Mr. Sedley ha altri progetti per il figlio si rassegna a cercarsi un lavoro come governante, viene assunta dai Crawley e inizia una relazione con il primogenito Rawdon da cui riesce anche a farsi sposare. Nonostante sia innamorata del marito Becky usa tutto il suo fascino per flirtare con gli uomini che le servono per l'ascesa sociale e ripagare i debiti ma quando Rawdon la sorprende a cena con il marchese di Steyne, la lascia. A salvare Becky dalla povertà sono ancora una volta Amelia e Joseph.
Il film è l'adattamento cinematografico della omonima pièce teatrale del 1899 tratta dal romanzo di William Makepeace Thackeray, La fiera delle vanità; Becky Sharp è il primo film girato in technicolor e fa un certo effetto vedere il logo in bianco e nero della RKO aprire un film dai colori sgargianti. Le scenografie e i costumi sono un trionfo di colori e la scena del ballo interrotto dalla battaglia di Waterloo è stupefacente ancora oggi nella sua composizione cromatica.
La provenienza teatrale del film si sente anche nella recitazione ma la pellicola è un pezzo di bravura di Miriam Hopkins che ricevette una candidatura all'oscar: sempre in scena, l'attrice passa dal pianto al riso spesso esasperando e mistificando le sue emozioni per sedurre gli uomini e farsi prestare i denari che servono a lei e a Rawdon per condurre la vita lussuosa che non si potrebbero permettere.
La figura di Becky è molto complessa, una donna divorata dall'ambizione che non esita a sedurre per i propri scopi il marito della sua più cara amica, Amelia. Il film procede mettendo sempre in contrappunto le esperienze delle due donne: dal diverso commiato riservato alle due ragazze alla fine del collegio ai momenti bui del matrimonio di Amelia in contrasto con l'inarrestabile ascesa di Becky, al perdono di Amelia che va a recuperare Becky nella povera locanda dov'è finita dopo aver tentato la carriera artistica.
Nonostante il cinismo, Becky sa provare anche grandi passioni come l'amore per il marito e il consiglio dato ad Amelia di rifarsi una vita con William Dobbin dopo la morte in battaglia di George.
Di tutto rispetto il cast ricordiamo Nigel Bruce, noto dottor Watson cinematografico, nei panni di Joseph Sedley.
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