Cool Hand Luke
USA 1967, Warner Bros
con Paul Newman, George Kennedy, J.D. Cannon, Lou Antonio, Robert Drivas, Strother Martin, Jo Van Fleet, Clifton James, Morgan Woodward, Luke Askew, Marc Cavell, Richard Davalos, Robert Donner, Warren Finnerty, Dennis Hopper, John McLiam, Charles Tyner, Harry Dean Stanton, Ralph Waite, Joy Harmon
regia di Stuart Rosenberg
Il giovane perdigiorno Nick deve scontare due anni di galera ai lavori forzati per aver vandalizzato dei parchimetri. Nonostante riveli da subito un carattere ribelle e strafottente, Nick riesce ad integrarsi, soprattutto con gli altri galeotti ma quando muore sua madre, una pena ingiusta e preventiva trasforma il carcerato che riesce a fuggire ben due volte dalla prigione diventando un idolo per i compagni e suscitando le ire dei poliziotti che non perdono occasione per angariarlo quando viene catturato nuovamente. Dopo aver finto di esser stato domato, Nick evade per la terza volta ma gli costerà la vita.
Solida produzione tratta dal romanzo omonimo scritta da un vero galeotto basandosi sulla sua esperienza personale, Nick mano fredda (ma in originale il protagonista si chiama Luke) è uno dei film che ha consolidato la fama di Paul Newman che interpreta l'epitome del ribelle: anche prima della galera Nick è vittima del suo carattere ribelle che, anche sotto le armi lo porta ad esser degradato dopo aver ricevuto onori e medaglie. Nonostante il sorriso strafottente, lo stesso Nick soffre il suo carattere tanto da lamentarsi a più riprese con Dio e terminare la sua ultima fuga in una chiesa dove chiede conto al Creatore del suo destino. A colpire i galeotti è la determinazione di Nick: l'incontro di boxe con Dragline impressiona prigionieri e poliziotti per l'insistenza con cui Nick si rialza anche se sa che non può nulla contro la forza del rivale.
Altro momento topico del film è la scommessa delle uova: Nick scommette di riuscire a mangiarne cinquanta in un'ora e ci riesce, è il momento più divetente del film prima che la storia si volga in tragedia. La scena è stata completamente tagliata dalla versione italiana, forse per il finale a simbologia cristologica: Nick ripreso dall'alto sul tavolone della mensa a braccia aperte, come un Cristo crocifisso, inquadratura che mi ha ricordato molto il finale di Mamma Roma di Pasolini, del 1962.
Il telegramma che annuncia la morte di Arletta, la madre di Nick cambia tutto: il direttore della prigione, il Capitano, gli infligge alcuni giorni di isolamento giustificandolo come forma preventiva del possibile tentativo di fuga per partecipare ai funerali della madre. I giorni in isolamento servono a Nick proprio per elaborare il suo piano di fuga, appena ripreso fugge un altra volta mandando ai compagni una foto con due belle ragazze, si tratta di un fotomontaggio ma non fa che accrescere la sua fama presso i compagni. Catturato nuovamente, il detenuto diventa oggetto delle torture delle guardie che non hanno altro scopo che quello di piegarlo: botte, lavori inutili come scavare una fossa su ordine di un guardiano e ricoprirla per volere di un altro senza avere la possibilità di giustificarsi. Alla fine Nick si piega con grande delusione dei suoi compagni, è un vero cedimento o solo un bluff come quelli che gli vengono così bene alle carte? Non lo sa nemmeno lo stesso protagonista ma quando scorge l'occasione per fuggire nuovamente la coglie al volo e lo segue anche Dragline che dopo la morte di Nick diventa il più grande testimone delle sue avventure.
La morte di Nick è l'esempio definitivo della violenza delle guardie: ferito da un colpo alla gola, il detenuto potrebbe essere salvato ma il Capitano preferisce riportarlo in carcere piuttosto che al più vicino ospedale. Il semaforo rosso ci fa capire che Nick morirà lungo il viaggio, ultimo uso ai fini della storia della segnaletica: dalla scritta iniziale Violation dei parchimetri vandalizzati, ai segnali di stop e i vari semafori che segnano i momenti nodali del film.
A sparare a Nick è il boss Godfrey, quello dall'ottima mira che porta sempre gli occhiali da sole a specchio. Dopo lo sparo Dragline lo aggredisce e il guardiano perde gli occhiali che finiscono frantumati dall'auto in cui è stato caricato il morente, ma sempre strafottente Nick.
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