Yankee Doodle Dandy
USA 1942, Warner Bros
con James Cagney, Joan Leslie, Walter Huston, Richard Whorf, George Tobias, Irene Manning, Frances Langford, S.Z. Sakall, Jeanne Cagney, Walter Catlett, Rosemary DeCamp, Eddie Foy Jr.
regia di Michael Curtiz
Il celebre attore di rivista e compositore George M. Cohan nel suo ultimo spettacolo fa la parodia del presidente in carica: Franklin Delano Roosevelt, quando viene convocato alla casa Bianca l'artista teme una reprimenda invece il presidente, dopo aver ascoltato la sua storia personale, lo premia con la medaglia d'onore del Congresso per il peso che la sua musica patriottica ha avuto nella storia americana.
George M. Cohan è una gloria nazionale americana poco nota qui da noi, anche se conosciamo diverse delle sue canzoni. Attore e compositore, Cohan ha il primato di essere il primo artista a cui fu dedicata una biografia e un biopic mentre era ancora in vita, l'artista ebbe anche l'opzione di scegliere l'attore che lo avrebbe impersonato e la scelta cadde su James Cagney che per questo ruolo vinse l'unico Oscar della carriera.
La regia è di Michael Curtiz che da par suo sa fare un grande racconto retorico delle vicende personali di Cohan, che fu autore tra l'altro di Over There, l'inno dell'esercito americano e il film non nasconde la propaganda bellica in favore dell'ingresso degli USA nel secondo conflitto mondiale. I momenti registicamente più belli sono però alcune ellissi temporali (le inquadrature delle luci di Broadway per raccontare i successi degli anni '20) o alcuni tagli registici come il titolo dello spettacolo letto dal libretto sbirciando dalla spalla della spettatrice nel palco.
Per cui ama il musical americano è un film imprescindibile visto che gran parte della pellicola ricostruisce i numeri più importanti dell'artista e c'è praticamente un riassunto del suo primo grande successo Yankee Doodle Dandy in cui Cagney ha modo di dar prova delle sue grandi doti di cantante e ballerino. La vicenda personale dell'artista invece ha un tono molto sentimentale incentrata com'è sul rapporto idilliaco con la famiglia: con la madre, il padre e la sorella George M. Cohan recitò fin dalla prima infanzia ne The Four Cohans e anche l'amore con la cantante e ballerina Mary non presenta una nuvola, come il rapporto con Sam Harris, produttore con cui Cohan firmò i suoi più grandi successi.
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