Desk set
USA 1957 20th Century Fox
con Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Gig Young, Joan Blondell, Sue Randall, Dina Merrill, Neva Patterson, Diane Jergens, Merry Anders, Ida Moore
regia di Walter Lang
L'Ufficio Quesiti di un'importante radio nazionale è gestito dalla caporetaparto Bunny Watson che con la sua memoria prodigiosa e l'aiuto di altre tre colleghe gestisce le domande più complesse. L'arrivo dell'ingegnere Richard Sumner che sta installando dei cervelli elettronici per la società, getta le impiegate nella paura di essere licenziate. Cosa che puntualmente avviene ma per un errore della macchina che manda una lettera di licenziamento anche al direttore generale. Intanto Bunny e Richard s'innamorano, liberando la donna dal lungo rapporto senza costrutto con il direttore del suo reparto.
Il penultimo film della coppia Katherine Hepburn / Spencer Tracy è una graziosa commedia sentimentale che ha il merito di essere il primo film in cui un computer ha un ruolo centrale e non fantastico ma quello che sarebbe poi diventato molto realistico della sostituzione della forza lavoro umana, ma essendo nient'altro che una graziosa commediola hollywoodiana il tema viene solo sfiorato e non certo approfondito e per quanto le quattro impiegate dell'uffico quesiti siano preparatissime e in grado di sconfiggere il cervello elettronico, il loro interesse principale sembra essere quello di trovare marito e sistemarsi. Ipotesi che sta sfumando per le due veterane Bunny e Peg (Joan Blondell) che già prefigurano un futuro da zittelle gattare.
Nonostante le sue stupefacenti capacità intellettive Bunny si perde in una relazione con il direttore dell'ufficio, Mike Culter troppo impegnato a pensare alla carriera, che si ricorda della fidanzata a ogni morte di papa e rimanda gli appuntamenti per inseguire le promozioni. L'arrivo di Sumner, sorpreso da Culter a casa della fidanzata dopo un violento acquazzone, ringalluzzisce lo storico fidanzato ma ormai è troppo tardi.
Il film è sorretto ovviamente dalla bravura dei due protagonisti e dei comprimari, c'è la figura surreale della vecchia modella che posò per la prima pubblicità e ancora si aggira negli uffici anche se è una vecchia signora molto âgée.
La segretaria quasi privata è anche il primo film in technicolor della coppia Hepburn/ Tracy e sono davvero notevoli i titoli di testa costruiti su geometrie che riprendono i quadri di Mondrian.
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