Il pianeta desertico Arrakis viene sfruttato dalla Casa Arkonnen per la Spezia, una polvere estratta delle sabbie del pianeta, di fondamentale importanza per i viaggi interstellari. Improvvisamente l’Imperatore decide di affidare l’estrazione del prezioso materiale alla Casa Atreides così il duca Leto parte alla volta di Arrakis con i suoi più fidati compagni, la concubina Jessica e il figlio Paul, ben conscio del rischio a cui va incontro se dovesse scontentare l’Imperatore. Ben presto il piano per distruggere la casa Atreides viene attuato: gli Arkonnen, con l’aiuto dell’Imperatore, ricattano il medico di corte perché tradisca il duca ma il dottor Yueh lascia un ultima arma a Leto perché si possa vendicare dei suoi nemici. Paul e la madre riescono a sfuggire al massacro e si rifugiano presso i Fremen, la popolazione autoctona di Arrakis da sempre vessata dai produttori di spezia. Paul, che è stato allevato dalla madre secondo gli insegnamenti della sorellanza Bene Gesserit a cui Jessica appartiene, potrebbe essere il Kwisatz Haderach, l’Eletto tanto atteso dal popolo Fremen per condurli alla libertà.
Dune è un caposaldo della letteratura di fantascienza a cui hanno attinto tutte le saghe cinematografiche, Star Wars in testa. Già portato sul grande schermo nel 1984 da David Linch con esiti discutibili per i tagli subiti dalla produzione, l’universo creato dallo scrittore Frank Herbert è stato ripreso quest’anno dal regista Gilles Villeneuve che ha diviso l’opera in due parti.
L’ampiezza del progetto permette di comprendere bene il complesso mondo di Dune, un futuro di struttura simil medievale dove l’Imperatore governa una serie di pianeti guidati da nobili casati sempre in lotta tra loro per la conquista del potere, diatribe ben alimentate dal sovrano per garantire il proprio potere. C’è l’ordine Bene Gesserit, una sorellanza esoterica che sviluppando poteri mentali hanno una grande rilevanza politica: Lady Jessica è una di loro e nonostante le Bene Gesserit abbiano l’obbligo di partorire solo femmine per perpetuare l’ordine è creare linee di sangue migliori sposandosi coi membri le grandi casate, la donna non interviene durante la gestazione per modificate il sesso del nascituro, convinta che il figlio sarà destinato a grandi cose, forse proprio l’Eletto atteso su Arrakis.
Lo stile piuttosto freddo di Villeneuve è perfetto per ridonare ieraticità alla saga madre della fantascienza (cinematografica) contemporanea: paga tributi alle opere che ne sono filiazione ma ricrea uno scenario che sa essere archetipo: i grandi palazzi dai muri grezzi, lo stile delle decorazioni, le tombe tumolo del pianeta natale degli Atreides, Caladan, richiamano il mondo egizio o romano, cioè le culle delle nostre civiltà e ribadisce il ruolo fondante della saga.
Anche la fotografia ha una sua grandiosità con un gusto prettamente monocromatico assieme alla musica, orchestrazione dai ritmi tribali e ipnotici.
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