Gold Diggers of 1933
USA 1933, Warner Bros
con Warren William, Joan Blondell, Aline MacMahon, Ruby Keeler, Dick Powell, Ginger Rogers, Guy Kibbee, Ned Sparks
regia di Mervyn LeRoy
1933, la Grande Depressione attanaglia anche il mondo dello spettacolo e una compagnia di ballerine è a spasso quando una di loro s'invaghisce di un giovane musicista (presunto) squattrinato. Brad non solo scrive le musiche del nuovo spettacolo ma si offre anche di sovvenzionarlo. Dovrà anche sostituire l'attor giovane (da 18 anni!) che si è infortunato la sera della prima. Si scopre così la sua vera identità di ricco rampollo bostoniano. Il fratello maggiore e il suo avvocato arrivano di corsa da Boston per cercare di dissuadere Brad dalla carriera musicale e soprattutto dal matrimonio con Polly ma il giovane rifiuta. Lawrence e Fanuel H. Peabody si recano allora dalla ragazza offrendole dei soldi perché rinunci alle nozze ma scambiano Carol, coinquilina di Polly, per la fidanzata di Brad. Inizia un gioco degli equivoci che finisce con tre matrimoni tra il bel mondo e le “equivoche” ballerine di Broadway.
Classica commedia sullo scambio di persona nemmeno troppo brillante nel ritmo nonostante il buon cast ma del resto la trama è solo un pretesto per i bellissimi numeri musicali firmati dal coreografo Busby Berkeley.
Il primo numero è We're In The Money appartiene allo spettacolo cancellato a inizio film per mancanza di fondi, canta Ginger Rogers, che ancora doveva incontrare Fred Astair, abbigliata con un classico costume pre-code di grosse monete.
Il secondo numero è Pettin' in the Park che ha per protagonisti Brad e Polly (Dick Powell e Ruby Keeler) il numero più lungo e complesso che parte con i due innamorati che si conoscono su una panchina e finisce con uno scroscio di pioggia che porta tutte le ballerine a cambiarsi gli abiti fradici per uscire con un costume di latta che le preservi dalle avance degli uomini ma un bambino offre a Brad un apriscatole che permette di liberare la sua bella dall'armatura.
The Shadow Waltz è forse il numero più celebre con la sequenza dei violini fosforescenti che formano figure luminose nel buio della scena,
Joan Blondell e Etta Moten cantano Remember My Forgotten Man una sorta di blues che narra le vicende della Depressione: la gloria dei militari della Grande Guerra, il ritorno feriti e la vita da mendicanti alcolizzati un decennio dopo aver servito la patria.
Il cast è di tutto rispetto: Warren William, the King of Pre-Code, per la grande fama che godette all'inizio degli anni'30 è il fratello snob che viene preso in giro da Carol per poi finire innamorati. Sua partner è Joan Blondell, altra gloria del precode, regina dei succinti pagliacetti di seta che non lasciano nulla all'immaginazione.
L'angelico volto di Ruby Keeler la rende l'interprete perfetta per la fidanzata ideale tanto che anche il borioso Lawrence crede che sia una ragazza di buona famiglia finita per disgrazia nel mondo perduto delle ballerine di fila.
I tocchi comici sono riservati ad Aline MacMahon e Guy Kibbee, la scaltra comica che seduce l'avvocato tontolone tenendolo lontano dalle sgrinfie di Fay, la ragazza arrivista, classico ruolo d'inizio carriera di Ginger Rogers
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