The Sea of Grass
USA, !947 MGM
con Spencer Tracy, Katharine Hepburn, Robert Walker, Melvyn Douglas, Phyllis Thaxter, Edgar Buchanan, Harry Carey, Ruth Nelson, William 'Bill' Phillips, Robert Armstrong, Morris Ankrum, Trevor Bardette, Robert Barrat, James Bell, Charles Trowbridge, Russell Hicks
regia di Elia Kazan
1880: il colonnello Brewton, grande latifondista del New Mexico si sposa con Lutie (nella versione italiana Lucia) Cameron, una raffinata signorina di St. Louis. Nonostante la donna faccia di tutto per comprendere il marito e il suo duro stile di vita, le difficoltà della solitaria condizione femminile nella prateria hanno la meglio quando per uno scontro con i cow boy del marito, Selina, l'unica amica di Lucia, perde il figlio e rifiuta di continuare a vederla. Lucia se ne va a Denver dove incontra il giudice Brice Chamberlain, rivale storico del marito, i due trascorrono una notte d'amore e Lucia capisce di amare il marito da cui torna. Ben presto scopre di essere incinta di Chamberlain e nel delirio del parto si lascia sfuggire il segreto. Jim Brewton fa finta di nulla e accoglie il figlio come suo ma ben presto la verità viene fuori e Lucia è costretta ad andarsene rinunciando ai due figli. Per quanto si faccia per mantenere il riserbo, tutti in paese sanno chi è il vero padre di Brock, anche il ragazzo che morirà proprio per un insulto sulle sue origini. La morte di Brock riporta a casa Lucia che viene finalmente perdonata dal marito.
Il quarto film della coppia Hepburn -Tracy è un melodramma famigliare tratto dal romanzo omonimo di Conrad Richter e diretto dall'emergente regista Elia Kazan, al suo secondo film.
Per quanto ancora soggetto alle imposizioni della casa di produzione con grandi ricostruzione in studio degli ambienti, Kazan innesta l'uso di paesaggi naturali nel tentativo di utilizzare la natura come sottolineatura espressionista delle atmosfere filmiche che riprende Il vento di Sjostrom.
Attraverso la saga familiare dei Brewton, l'opera vuole raccontare un momento di mutamento storico, il passaggio dal latifondismo dei mandriani alla parcellizzazione della prateria in piccole proprietà per gli allevatori. Jim Brewton, detto il Colonnello si è conquistato il terreno lottando direttamente con gli indiani e si considera una specie di custode della prateria, difendendo anche i valori di quei nativi a cui l'ha sottratta, è disposto a lottare persino con le armi contro l'arrivo dei coltivatori, che non ritiene in grado di capire la grandezza della prateria, in parte Brewton ha ragione: dopo alcuni anni di ottimi raccolti, quando inizia un lungo periodo di siccità, i coltivatori si scoprono impotenti: hanno solo sfruttano il terreno senza pensare al futuro.
Nel declino ecologico e morale crescono i due figli di Lucia e Jim, allontanati dalla madre e con il marchio della nascita illegittima che da sempre pesa su Brock, un ragazzo che il padre cresce assecondandolo forse per ripagarlo dalla lontananza della madre.
Durante una partita di poker Brock uccide il rivale che faceva pesanti allusioni sulla sua nascita poi fugge non tanto per paura ma per salvaguardare l'onore del padre e viene mortalmente ferito durante uno scontro a fuoco con gli uomini dello sceriffo che lo stanno cercando. L'incontro con il padre in punto di morte è molto toccante, del resto le tematiche famigliari sono un punto centrale nell'opera di Kazan.
Lucia scopre della morte del figlio dal giornale, in treno e fa ritorno a casa. Dopo vent'anni le convinzioni che hanno diviso la coppia si sono smussate e i due ritrovano la serenità perduta insieme a Sara Beth, la figlia rimasta.
Il mare d'erba è sicuramente un'opera giovanile, con tutte le debolezze del caso, pesa anche la transizione tra egemonia degli studios e la libertà ambita dalla nuova generazione di registi emergenti, resta la grande prova del cast guidata da un tris di stelle come Katharine Hepburn, Spencer Tracy e Melvyn Douglas.
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