Hotel du Nord
Francia, 1938
con Annabella, Jean-Pierre Aumont, Louis Jouvet, Arletty, Paulette Dubost, Marcel André, Andrex, René Bergeron, Bernard Blier, Henri Bosc, Andre' Brunot, Jane Marken, François Périer, Raymone, Claude Dauphin, Andre' Lurville
regia di Marcel Carné
Pierre e Renée, una coppia di giovani amanti affitta una stanza all'Hotel Nord, alla periferia di Parigi per suicidarsi. Pierre spara alla ragazza ma ha un momento di codardia, proprio in quel mentre entra nella stanza Edmond, il vicino di camera che ha sentito lo sparo. L'uomo consiglia a Pierre di fuggire poi si prende cura della ragazza. Renée si sveglia in ospedale e poco dopo ha un confronto con l'amante che tenta inutilmente di scagionare. Guarita, la ragazza torna all'hotel per rivedere la stanza e i Lecouvreur, i proprietari dell'albergo. le offrono un lavoro. Ben presto Renée ha diversi corteggiatori, anche Edmond che le rivela il suo losco passato. Rifiutata ancora una volta da Pierre la ragazza decide di fuggire con Edmond ma all'ultimo momento torna ad aspettare Pierre che sta per uscire di prigione, Anche Edmond fa ritorno all'hotel ben sapendo che i suoi vecchi complici lo aspettano per ucciderlo.
Dal romanzo omonimo di Eugène Dabit, senza la collaborazione di Prevert, Carnè realizza un film piacevole che procede per antitesi, con un'ottima attenzione ai personaggi secondari che trasforma la pellicola in un film corale.
Il film inizia con l'allegro pranzo per la Comunione a cui i Locouvrer hanno invitato tutti gli affittuari, residenti di lungo corso dell'albergo. Subito si contrappone la tristezza dei due amanti che si stanno avvicinando all'hotel decisi a farla finita perché poveri in canna.
Renée rappresenta la purezza del primo amore, l'ingenuità della giovinezza e sogna un futuro ultraterreno con il suo amato, Pierre è più silenzioso si considera un vile perché non si spinge a rubare per poter vivere con la donna che ama.
Nella camera accanto vivono Edmond e Raymonde, una prostituta e il suo protettore, uomo dal passato losco in fuga da un regolamento di conti con i complici che ha tradito facendoli finire in galera. E'proprio lui a sentire lo sparo e intimare a Pierre di fuggire prima di chiamare polizia e rinforzi.
La storia di Renée, sfuggita alla morte, attira le attenzioni del quartiere e la ragazza così carina e dolce diventa presto la cameriera più apprezzata dell locale, anche qui in contrasto con Jeanne, la tuttofare che non disdegna le storie con gli ospiti, anche con Edmond, pur conoscendo bene Raymonde.
Poi c'è Ginette, la moglie del guardiano della chiusa che tradisce con un suo amico, Kenel che però ben presto s'invaghisce di Renée. Edmond da subito ha subito il fascino della ragazza con cui riesce a confidarsi e per lei rinuncia a lasciare Parigi con Raymonde,
Grazie alla magistrale interpretazione di Arletty quello della sguaiata Raymonde è il personaggio più riuscito del film, probabilmente ama Edmond, ne accetta le scappatelle e le botte, ma quando capisce che è innamorato di Renée rivela la sua vera identità a Nazarède, l'ex complice sulle sue tracce e si mette con Prosper, il guardiano che ha ormai capito i tradimenti della moglie Ginette.
Una giostra amorosa tra i vari personaggi che vivono nell'albergo che potrebbe avere i toni leggeri di una pochade se non fosse per il dramma della protagonista e la presa di coscienza di Edmond: i due decidono di fuggire insieme ma la ragazza non riesce a dimenticare Pierre, nonostante per tutto il film la grata del carcere abbia rappresentato la distanza tra i due, il vero amore alla fine vince mentre Edmond ormai stanco di fingersi qualcun altro va incontro al suo destino
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