Seven Footprints to Satan
USA 1929
con Thelma Todd, Creighton Hale, William V. Mong, Sheldon Lewis, Laska Winter, DeWitt Jennings, Nora Cecil, Kalla Pasha, Harry Tenbrook, Angelo Rossitto
regia di Benjamin Christensen
Il ricco rampollo James Kirkham è determinato a fare l'esploratore e scoprire una civiltà perduta nell'Africa nera; una sera la fidanzata, Eva Martins, gli chiede un favore: suo padre sta dando una festa in cui esporrà la sua ricca collezione di gioielli ma un professore tedesco amico di James non sembra chi dice di essere, la presenza di James è richiesta per smascherare l'eventuale truffatore. E di truffatore si tratta, con diversi complici che invitando James e Eva a recarsi alla polizia per denunciare il fatto in realtà li rapiscono e li portano nella misteriosa villa di Satana dove nulla è quello che sembra e anche il rapimento alla fine si rivelerà una burla
Il regista danese Benjamin Christensen che nel 1922 aveva diretto il caposaldo del cinema fantastico Häxan - La stregoneria attraverso i secoli, si trasferisce negli Usa e dirige alcune commedie mistery sulla falsariga de Il Castello degli Spettri di Paul Leni, di cui la più celebre è certamente Sette passi verso Satana, noto in Italia anche con il titolo La Scala di Satana.
Il colpo di scena finale, che non svelerò, mi ha strappato una risata quando si scopre in cosa consistono i tre anni di servitù verso Satana.
Per il resto il film rischia di scadere nella noia anche se Christensen conferma la grande abilità nel costruire atmosfere e situazioni che toccano direttamente l'inconscio. Il nano che mette più volte all'erta i due protagonisti ricorda il mondo lynchiano e nella sarabanda a cui alla fine si riduce il film spiccano diverse figure horror classiche del periodo: la figura della scimmione, interpretazione del lato belluino dell'uomo ricorre spesso nei film del periodo aprendo la strada al capolavoro di King Kong.
Se la scena dell'auto che corre su sfondo nero è inquietante a livello emotivo, quel che accade all'interno, la scoperta di James e Eva di essere in un auto blindata è inquietante per quanto riguarda la vita della protagonista, l'attrice Thelma Todd che nel 1935 sarà trovata morta in macchina all'interno del garage, si parlò di suicidio ma quella della Todd resta ancora una delle morti più misteriose di Hollywood anche se archiviata come possibile morte accidentale.
Il film era girato in due versioni muta e sonora, la seconda è andata perduta.
Su youtube si trova, con il titolo originale inglese una versione con le didascalie in italiano ma la copia è veramente di pessima qualità.
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