Elvira: Mistress of the Dark
USA 1988
con Cassandra Peterson, William Morgan Sheppard, Daniel Greene, Edie McClurg, Jeff Conaway, Susan Kellermann, Charles Woolf, Kurt Fuller, Pat Crawford Brown, Ellen Dunning
regia di James Signorelli
Elvira si licenza dal suo lavoro di presentatrice tv di vecchi film horror per sfuggire alle avances del proprietario della televisione, è sicura che presto avrà il suo show a Las Vegas ma il suo agente la informa che per avere la sala al Flamingo è necessario anticipare 50000 dollari. Elvira non fa in tempo a deprimersi che le arriva una lettera: deve partecipare alla lettura del testamento di una lontana prozia di cui non sospettava nemmeno l'esistenza. L'eredità consiste in una sgangherata casa vittoriana in un paesino conservatore del Massachusset, un cane e un libro di cucina che la cosa più ambita dallo zio Vincent Talbot: si scoprirà che il libro di ricette è in realtà un potente grimorio e Elvira discende da una grande progenie di streghe. Eliminato lo zio, Elvira riesce a farci accettare dai morigerati compaesani, trovare l'amore e avere il suo spettacolo a Las Vegas
L'attrice Cassandra Peterson, che ha avuto anche un piccolo ruolo in Roma di Fellini, ha legato a filo doppio la sua carriera al personaggio di Elvira (pronuncia Elvaira) che nasce come presentatrice di film horror alla televisione americana, su modelli già presenti nella tv USA tanto che ad Elvira venne anche mossa un'accusa di plagio. In ogni caso la Peterson è stata bravissima a trasformare il suo personaggio in un brand anche grazie al primo film, Una strega chiamata Elvira opera divertente e dissacrante diventata un cult per le procaci forme della protagonista anche se non è il mio caso: suppongo di essere una delle poche persone che vide il film in sala nell'estate dell'89 e da trent'anni conservo il ricordo sempre esilarante del barboncino tosato in versione punk e del flash back sui primi anni di vita di Elvira con la neonata già pesantemente truccata come la Elvira adulta.
Rivedendolo ho trovato altrettanto esilarante la parodia di Ramboe soprattutto quella di Flashdance con gli scaldamuscoli -rigorosamente neri- sugli immancabili tacchi a spillo. La citazione di Flashdance si trasforma poi in quella di Carrie perché la rivale in amore di Elvira, Patty sostituisce il secchio di coriandoli dorati con uno di pece e rovina lo spettacolo di Elvira che voleva risollevare le sorti del cinema del bel Bob.
Il film è una scanzonata parodia del genere horror che passa da una citazione all'altra, tra cinema e tv, a volte rovesciandole a volte solo per sottolineare gli stilemi tipici dell'horror e dei b movie con molte allusioni al sesso; ho trovato un interessante post sulle differenze tra le battute del doppiaggio italiano e quello originale, condivido il fatto che il becero stile italiano tenti di snaturare la figura di Elvira ma ritengo che il target sia sempre quello giovanile, il linguaggio più sboccato del dovuto, solo un modo per rendere ancora più intrigante il personaggio: anche se alcune battute in italiano stridono per volgarità o insensatezza penso che Elvira riesca a mantenere intatta la sua potenza eversiva.
Lo scontro più che con le forze del male incarnate dallo zio stregone, è contro la morale benpensante della provincia americana: il paesino di Fallwell che sembra la Stars Hollow di Una mamma per amica con tanto di gazebo nella piazza principale, a governare la cittadina con pugno di ferro c'è la Lega per la moralità guidata da (open nomen) Chastity Pariah interpretata da Edie McClurg che tutti ricordiamo come la vicina impicciona di Super Vicky.
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