Saboteur
USA 1942 Universal
con Priscilla Lane, Robert Cummings, Otto Kruger, Alan Baxter, Clem Bevans, Norman Lloyd, Alma Kruger, Vaughan Glazer, Dorothy Peterson, Ian Wolfe, Jeanne Romer, Lyn Romer, Anita Sharp-Bolster, Frances Carson, Oliver Blake, Kathryn Adams, Murray Alper, Billy Curtis, Pedro de Cordoba, Marie Le Deaux
regia di Alfred Hitchcock
Un atto di sabotaggio provoca la morte di un giovane operaio, viene accusato il suo migliore amico, Barry Kane che gli ha passato un estintore pieno di benzina. Kane si mette sulle tracce di un collega, Frank Fry, che gli ha passato l'estintore; Kane scopre così l'esistenza di un gruppo eversivo che sta organizzando sabotaggi per rovesciare il governo democratico americano. Nel suo viaggio incontra una giovane modella, Patricia Martin che dopo un'iniziale reticenza aiuta Barry nel suo tentativo di sgominare la banda e affermare la propria innocenza.
Un'opera di chiara propaganda bellica dove però sono presenti i tratti inconfondibili della teoretica hitchcockiana a partire dall'innocente costretto a dimostrare la propria estraneità ai fatti di cui è accusato.
Se partiamo dall'assunto della mostra itinerante Alfred Hitchcok nei film della Universal Pictures secondo cui il maestro del brivido mantiene sempre una dimensione sperimentale e in ogni film si cimenta, a modo suo, in un genere diverso, Sabotatori sarebbe il film d'azione del regista visti i toni rocamboleschi della pellicola: il tuffo nel fiume, la catena delle manette limata dalla ventola dell'auto, il finale sulla Statua della Libertà che anticipa quello sul Monte Rushmore di Intrigo internazionale e quanto doveva apparire sconvolgente al pubblico degli anni '50 che già conosceva il finale di Sabotatori la scena di Intrigo Internazionale che Hitch risolve genialmente e sardonicamente con il taglio e il passaggio alla cuccetta del treno.
Considerato un film minore e di certo la pellicola è appesantita dagli obbligatori pistolotti retorici sull'amor di patria e la superiorità americana imposta dalla propaganda, Sabotatori è un film di transizione che riprende alcune tematiche di film precedenti e anticipa temi e sequenze che verranno sviluppati nei capolavori futuri: la cricca di filonazisti appartenenti al bel mondo sarà poi sviluppata in Notorius, la pistola che spunta dal tendone a casa Sutton e gli spari tra il pubblico sovrapposti a quelli del film al Radio City Music Hall daranno poi vita alla scena alla Royal Albert Hall de L'uomo che sapeva troppo.
Possiamo notare anche che la perfetta misura hitchcockiana prevede sempre piccole dosi di humor: la vicina impicciona della madre dell'operaio ucciso, la donna barbuta dall'animo romantico e ovviamente il lato romantico che qui ha ancora tutti i toni della screwball con la protagonista femminile determinata a consegnare ai poliziotti il presunto colpevole nonostante l'invito ad aiutarlo dello zio cieco.
Non manca la comparsata del regista, qui addirittura doppia: il cowboy baffuto che consegna la lettera al ranch e come cliente a un'edicola.
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