The Old Maid
USA 1939 Warner Bros
con Bette Davis, Miriam Hopkins, George Brent, Donald Crisp, Jane Bryan, Louise Fazenda, James Stephenson, Jerome Cowan, William Lundigan, Cecilia Loftus, Rand Brooks, Sidney Bracey
regia di Edmund Goulding
1860: il giorno delle nozze di Delia Lovell con il banchiere Jim Ralston, torna in città Clem Spender, ex fidanzato di Delia di cui la ragazza non aveva più avuto notizie da due anni. La aiuta la cugina Carlotta che si reca alla stazione per informare Clem delle nozze imminenti e della preghiera di Delia di non fare scenate. Carlotta però è da sempre innamorata da Clem e gli resta vicina nella delusione. Poco dopo Clem parte per la guerra e muore sul campo di battaglia. Carlotta, che è rimasta incinta mette su un asilo per gli orfani di guerra e nasconde la figlia illegittima, Tina, tra gli altri orfani. Il cognato di Delia, Joe Ralston è da sempre innamorato di Carlotta e finalmente i due stanno per convolare a nozze ma sia la famiglia della ragazza che i Ralston spingono perché smetta di di occuparsi attivamente dell'orfanatrofio. Il giorno delle nozze Carlotta rivela a Delia il motivo per cui non può abbandonare la sua atività benefica: la piccola Tina è sua figlia, l'iniziale comprensione della cugina si trasforma in gelosia quando scopre che è figlia di Clem, l'uomo di cui è sempre stata innamorata. Con la scusa della salute precaria di Carlotta, Delia annulla le nozze. Poco dopo Delia resta vedova e chiede a Carlotta di trasferirsi da lei con la bambina. La piccola Tina nutre da subito un grande affetto per Delia e spontaneamente la chiama mamma e come i figli della donna si rivolge a Carlotta chiamandola zia. Per amore della figlia Carlotta si sacrifica a passare per la zia zitella e severa arrivando a lasciare che Tina venga adottata da Delia per avere una degna posizione e sposare il ricco rampollo di cui è innamorata.
Tratto da un adattamento teatrale di una novella di Edith Wharton, Il grande amore è un solido melodramma di quelli che all'epoca venivano definiti women's picture, storie al femminile destinati a un pubblico prettamente femminile: Bette Davis fu una grande protagonista del genere che le permetteva di esprimere tutta la sua ampia gamma drammatica.
In questo film è ancora una volta protagonista di una grande trasformazione: la bella e volitiva ragazza che sacrifica la virtù per amore di un uomo per sapendo che è innamorato di un'altra diventa una zitella arcigna e severa segnata dalle delusioni della vita.
Dopo aver anticipato l'uscita di Via col Vento nel 1938 con il film ambientato durante la guerra civile La figlia del Vento, l'attrice torna nell'anno del successo del kolossal a girare una vicenda ambientata nuovamente nello stesso periodo storico.
Il grande amore è il film seguente del grande successo della Davis uscito lo stesso anno, Tramonto e nella nuova pellicola ritroviamo George Brent nel ruolo dell'uomo amato dalle due cugine (il ruolo era stato pensato inizialmente per l'altro protagonista maschile del film, Humphrey Bogart) e il regista Edmund Goulding che si mette completamente al servizio di questo melodramma dalla trama intricata e dagli abiti sontuosi, unico virtuosismo il gioco di luci sul monologo di Carlotta che aspetta il rientro dal ballo della figlia alternando le frasi con cui accoglierla con un tono materno per passare poi a quello arcigno della zia.
Bette Davis avrebbe voluto interpretare entrambi i ruoli delle cugine ma poi le viene affiancata Miriam Hopkins con cui la Davis da vita alle molte scene madri del film. La potenza drammatica e la bravura delle attrici sono infatti il punto forte della pellicola in grado di scandagliare tutte le luci e le ombre di due cugine cresciute dalla nonna, legate dalle confidenze, divise dalla gelosia per l'amore per lo stesso uomo che rivedono in Tina, tra sottili vendette e accese sfuriate le due donne riusciranno a perdonarsi e a vivere insieme per il resto della loro vita: unica prospettiva concessa a due ultra quarantenni con i figli ormai accasati nella rigida Gilded age della fine ottocento americano.
Viene criticata la traduzione del titolo originale che in italiano sarebbe La zitella, io trovo che Il grande amore sia un titolo interessante che allude all'uomo amato dalle due protagoniste ma anche all'amore materno che porta Carlotta a rinunciare a tutto per il bene della figlia.
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