Love and Death
USA, 1975 MGM
con Woody Allen, Diane Keaton, Georges Adet, Féodor Atkine, Yves Barsacq, Lloyd Battista, Jack Berard, Yves Brainville, Brian Coburn, Henri Coutet, Henry Czarniak, Despo Diamantidou, Luce Fabiole, Florian, Jacqueline Fogt, Sol Frieder, Olga Georges-Picot, Harold Gould, Harry Hankin, Jessica Harper
regia di Woody Allen
Boris Grushenko è un giovane codardo costretto dall'entusiasmo dei fratelli a seguirli in battaglia quando Napoleone invade l'Austria. Diventato un eroe suo malgrado mentre in realtà era alla ricerca di un riparo, Boris attira le attenzioni della contessa Aleksandrovna; scoperti dal suo amante ufficiale, Lebedokov, Boris viene sfidato a duello. Poiché Lebedokov è un abilissimo tiratore le possibilità di cavarsela per Boris sono nulle così trova il coraggio di chiedere la mano all'amata cugina Sonja, innamorata di suo fratello e rimasta vedova da poco di un mercante di aringhe. Sonja accetta la proposta sicura che Boris non sopravviverà al duello ma miracolosamente ha la meglio. Anche Sonja finisce per innamorarsi di Boris e i due vivono felici fino a quando Napoleone non invade la Russia, la donna convince il riluttante marito a assassinare Napoleone e liberare così la Russia. Il piano però non funziona e Boris viene catturato e giustiziato.
Amore e Guerra segna la fine del primo periodo artistico di Woody Allen, quello puramente comico.
Il film è una rilettura ironica di Guerra e Pace e della letteratura russa: notevole il pettegolezzo che utilizzando tutti i titoli di Fëdor Dostoevskij.
Allen omaggia anche il suo regista preferito, Ingmar Bergman citando molte sue opere in particolare la danse macabre con la morte de Il Settimo Sigillo e i volti sovrapposti di Persona.
Non sono però le uniche citazioni del film: le statue dei leoni parodia di quelle de La corazzata Potëmkin, una comicità slapstick che rimanda ai Fratelli Marx (la scena del duello con Lebedokov) battute da Frankenstein Junior (potrebbe piovere); Sonja che accetta di sposare un pretendente che non ama per dispetto come Rossella in Via col Vento e il nascondiglio dentro il cannone che porta Boris alla gloria volando come Il Barone di Munchhausen
Un film estremamente divertente ma che propone tematiche profonde come il rapporto cn la morte e la religione: Boris è affascinato dalla morte fin dall'infanzia che gli appare già in tenera età.
Profondamente ateo almeno fino alla ultima notte di vita quando in carcere gli appare un angelo che gli garantisce che verrà graziato all'ultimo minuto, un altro riferimento alla vicenda della mancata fucilazione di Dostoevskij; la profezia per Boris ovviamente non si avvera a sottolineare quanto sentimenti umani come la paura spingano verso la fede.
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