The Private Life of Henry VIII
GB 1933 London Films
con Charles Laughton, Robert Donat, Franklin Dyall, Merle Oberon, Wendy Barrie, Elsa Lanchester, Binnie Barnes, Everley Gregg, Frederick Culley, Judy Kelly, William Heughan, John Turnbull, Lady Tree
regia di Alexander Korda
1536: mentre Anna Bolena si prepara per andare al patibolo, Jane Seymour si prepara a convolare nozze con Enrico VIII, la terza regina morirà dando alla luce l'agognato figlio maschio. Il popolo vuole che il re si sposi nuovamente e dopo molti tentennamenti la scelta cade sulla tedesca Anna di Clèves che però s'innamora del gentiluomo che scorta il pittore Holbein che le deve fare il ritratto. Per salvare il suo amore e il collo, Anna s'imbruttisce e guadagna la sua libertà battendo a carte il sovrano durante la prima notte di nozze. La quinta moglie sarà l'ambiziosa cortigiana Caterina Howard che seduce Enrico benchè innamorata di Thomas Culpeper. Ben presto la regina torna tra le braccia dell'amante e scoperti, i due finiscono sul patibolo. Anna di Cléves consiglia ad Enrico di accasarsi finalmente con una donna adatta al ruolo: Caterina Parr sposata nel 1543 governerà con pugno di ferro gli ultimi anni dell'inteperante sovrano.
Le sei moglie di Enrico VIII racconta solo le vicende di quattro regine: la didascalia iniziale dice che Caterina d'Aragona era troppo seria, quindi non vale la pena di occuparsene, Anna Bolena viene mostrata solo nei momenti che precedono la sua condanna a morte, il dramma della seconda regina fa da contraltare alla gioia della svampita Jane Seymour che sposa il sovrano nel momento stesso che le campane di Londra suonano l'avvenuta esecuzione di Anna.
L'inizio del film è un po' stridente per il forte contrasto tra il dramma di Anna Bolena e la gioia di Jane perché il tono di questo biopic fantasioso è piuttosto scanzonato e gli ultimi momenti di Anna Bolena non hanno nulla di leggero anche se c'è la scena nazionalistica tra il boia inglese e quello francese chiamato apposta per il regale collo della sovrana.
Il regista di origine ungherese Alexander Korda caratterizzò gran parte della sua produzione inglese con queste biografie romanzate ma sebbene non ci sia fedeltà storica l'apparizione di Enrico VIII impressiona per la perfetta riproduzione del celebre ritratto di Holbein.
Charles Laughton vinse l'Oscar come miglior attore protagonista, la figura di Enrico gli permette di gigioneggiare da par suo, per due volte sfonda la quarta parete e parla direttamente con il pubblico: per piangere la morte di Jane Seymour e per commentare le maniere spicce dell'ultima consorte dicendo che la migliore delle mogli è la peggiore.
I momenti più esilaranti sono i duetti con la vera moglie, Elsa Lanchester, che interpreta l'astuta Anna di Clèves, anche se la storia s'incentra soprattutto sulla vicenda di Caterina Howard le altre interpretazioni femminili non sono memorabili come quella della Lanchester, fatta salva la prova composta di Merle Oberon che incanta soprattutto per la sua bellezza.
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