The Kid
USA 1921
con Charlie Chaplin, Edna Purviance, Jackie Coogan, Carl Miller, Granville Redmond, Edith Wilson, Jack Coogan Sr., Charles Riesner, Edgar Sherrod, Beulah Bains, Rupert Franklin, Walter Lynch, Frank Campeau, Lita Grey
regia di Charlie Chaplin
Una giovane donna sedotta e abbandonata, lascia il figlioletto di pochi mesi all'interno di un'automobile in un quartiere ricco, con la speranza che il piccolo abbia un destino fortunato. Poco dopo l'auto viene rubata e quando i due malviventi si accorgono dell'infante lo abbandonano in un quartiere malfamato dove il neonato viene trovato da Charlot, che dopo qualche tentativo di liberarsene è costretto ad accollarsi il frugoletto allevandolo come fosse figlio suo. Passano cinque anni: la donna ha avuto successo come cantante e il senso di colpa per il figlioletto abbandonato la spinge a dedicarsi alle opere di carità, senza saperlo entra in contatto con il vagabondo e il figlio. Quando il piccolo si ammala, Charlot confessa al medico di non essere il padre naturale, il medico chiama le autorità che arrivano a prelevare il bambino e portarlo in un orfanatrofio. Charlot riesce a riprendersi il piccolo ma mentre dormono in un dormitorio pubblico il guardiano lo rapisce perché ha letto della ricompensa offerta dalla donna che nel frattempo ha scoperto chi è il figlioletto. Disperato il vagabondo si addormenta davanti alla casa che ha condiviso con il piccolo e viene svegliato bruscamente dal poliziotto che invece di portarlo in galera lo conduce nella nuova casa del monello.
Il monello è uno dei titoli più celebri della cinematografia, non solo di quella chapliniana e in questi giorni si festeggia il centenario dell'opera: la prima ufficiale si tenne a New York il 21 gennaio 1921 durante una serata di beneficenza per gli orfani e decretò il successo del regista sdoganandolo dall'ambito delle comiche. Una prima in tono minore c'era già stata a Chicago il 16 gennaio.
Il Monello è il primo lungometraggio di Chaplin la genesi del film è nota: addolorato per la morte prematura del primogenito che visse solo tre giorni, il comico iniziò a lavorare al film che comportò oltre un anno di lavoro tra le numerose scene girate, il montaggio fortunoso durante il divorzio dalla prima moglie.
Nella storia Chaplin inserisce elementi della propria infanzia: la povera soffitta, gli anni in orfanatrofio perché la madre era malata.
Il risultato è il capolavoro che tutti conosciamo: un riuscito incrocio tra melodramma e comicità slapstick, la classicità dickensiana dei colpi di scena, (il foglietto che permette alla madre di riconoscere il figlio a distanza di anni) unita alla modernità delle comiche, il genere più in voga di cui Chaplin era re indiscusso.
Tutto, o quasi, viene girato in gag dal potere eversivo: il rapporto conflittuale con la legge, il lavoro di vetraio che ha successo perché il monello passa poco prima a rompere i vetri che Charlot sarà chiamato a riparare. Gli scontri fisici con i bulli del quartiere, il piccolo atterrato dal ragazzino, il maggiore rintronato da Charlot a colpi di mattonate.
Le scene più drammatiche sono volutamente lasciate tali dal regista: il momento più toccante è quello in cui il bambino viene prelevato dalle istituzioni per essere portato all'orfanatrofio, ricordo autobiografico e critica sociale sono dietro al furgone che sembra quello di un accalappiacani, la grinta che spinge Charlot a recuperare il bambino è la rivalsa sull'ingiustizia.
Le scene riguardanti la madre, la cui unica colpa -come dice la didascalia- è la maternità sono sottolineate dal parallelo con la via crucis, che forse oggi pare un po' forzato ma all'epoca una gravidanza fuori dal matrimonio era uno stigma sociale. Nella riedizione del 1971 il regista stesso taglia alcune scene tutte riguardanti la madre trovandole forse un po' ridondanti.
Altro elemento peculiare del film è il sogno in cui il vagabondo immagina un mondo paradisiaco, tutti i personaggi del film, tranne la madre, compaiono in vesti angeliche e bonarie ma il diavolo ci mette lo zampino e insinua nell'animo umano gelosia, rabbia trasformando tutto nella sarabanda che ben conosciamo: uno sguardo molto amorevole verso la condizione umana che anticipa il lieto fine aperto: non sappiamo infatti se il vagabondo si fermerà con il monello e la ritrovata madre.
Il film è passato alla storia anche per le vicende di alcuni protagonisti: il piccolo Jackie Coogan è ricordato per essere lo zio Fester della serie tv La famiglia Addams, meno noto è che c'è anche una legge americana che porta il suo nome, il Coogan Act che protegge i guadagni degli artisti minorenni, infatti dopo Il Monello il piccolo attore divenne un divo bambino le cui ricchezze furono sperperate dai famigliari con cui iniziò una battaglia legale che portò anche alla tutela economica dei minori.
L'angioletto tentatore è la tredicenne Lita Gray che quattro anni più tardi divenne la seconda moglie di Chaplin e madre dei suoi due primi figli.
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