X: The Man with the X-ray Eyes
USA 1963, American International Pictures
con Ray Milland, Diana Van der Vlis, Harold J. Stone, Don Rickles, John Hoyt
regia di Roger Corman
Il dottor Xavier conduce degli studi per potenziare la vista umana e per ottenere dei fondi decide di sperimentare su se stesso il composto. Gli effetti inizialmente sono ottimi: con la sua vista potenziata Xavier salva una ragazzina da una prognosi errata sulla sua cardiopatia ma le conseguenze sulla vista dello scienziato sono pesanti e l'ospedale decide di bloccare la ricerca. Xavier però è deciso a continuare la sperimentazione personale e in un diverbio uccide involontariamente il dottor Brant, il suo collaboratore. Costretto a fuggire Xavier si nasconde in un lunapark dove si spaccia per indovino ma Crane, l'impresario del numero gli propone di diventare un guaritore, il successo come guaritore mette sulle sue tracce la dottoressa Fairfax, la dottoressa che doveva decidere lo stanziamento dei fondi. La donna decide di aiutare Xavier che vuole tentare la fortuna a Las Vegas per procurarsi il denaro per continuare le ricerche. Ma al casinò ben presto sospettano delle facili vincite della coppia, Xavier è nuovamente costretto a scappare dopo aver perso i robusti occhiali che lo proteggono dalla luce ormai insopportabile. Dopo una robambolesca fuga nel deserto, Xavier arriva al tendone di un predicatore...
Roger Corman, re dei b movie americani che ha spaziato in tutti i genere, è noto soprattutto per il ciclo d film tratti dalle opere di Edgar Allan Poe che hanno per protagonista Vincent Price.
L'uomo con gli occhi a raggi X è il primo film a colori del regista e ha per protagonista un altro grande attore ormai attempato: Ray Milland; la storia non ha nulla a che fare con Poe ma potrebbe richiamare l'orrore cosmico di Lovecraft.
Xavier è un anomalo caso di scienziato pazzo, come sempre disposto a sperimentare in prima persona i risultati dei propri studi, spinto dal desiderio di far progredire la scienza per il bene dell'umanità: riuscire a vedere attraverso la materia permette diagnosi perfette come dimostra il salvataggio della ragazzina cardiopatica. Purtroppo gli effetti del siero sono instabili e cumulativi e Xavier si trova trasportato in un mondo immateriale dove tutto si dissolve in una danza macabra di scheletri umani e architettonici; a volte la vista potenziata lo porta a vedere oltre le barriere spazio temporali perdendosi nei colori del cosmo al centro del quale c'è un occhio che scruta il mondo (o i mondi).
La follia di Xavier non lo trasforma in un pazzo violento come l'Hyde di Jekyll ma lo fa sprofondare in un dolore solitario nato dalla comprensione della caducità della vita e di ogni attività umana.
Il superamento dei limiti scientifici non può che trascendere nella religione e la risoluzione del film sta nel confronto con un predicatore applicando alla lettera le parole della Bibbia.
Gli effetti speciali sono abbastanza semplici ma riescono comunque a creare un mondo spettrale e stravolto in cui lo scienziato perde ogni punto di riferimento.
Non mancano aspetti più giocosi che hanno sempre coinvolto le fantasie sui raggi x: la possibilità di leggere le carte voltate e poter sbancare il casinò ma soprattutto la maliziosa capacità di vedere attraverso gli abiti delle ragazze,
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