The Invisible Man
USA 1933 Universal
con Claude Rains, Gloria Stuart, William Harrigan, Henry Travers, Una O'Connor. Dwight Frye, Forrester Harvey, Dudley Digges, Holmes Herbert, E.E. Clive, Walter Brennan, John Carradine
regia di James Whale
Nella locanda di Imping arriva un personaggio misterioso, sempre avvolto in bende. I suoi modi bruschi portano i locandieri a cacciarlo e Mr.Griffin rivela la sua natura: è completamente invisibile! Griffin è un chimico che ha sperimentato su di sé la monocaina, un principio che rende invisibili ma anche folli. Dopo aver portato lo scompiglio nel villaggio, Griffin si rifugia dal collega Kemp per farsi aiutare nel recuperare gi appunti rimasti nella locanda. Kemp chiede aiuto al dottor Cranley, il loro capo e arriva anche Flora, la figlia innamorata di Griffin che riesce a calmare i deliri dell'uomo invisibile. Quando scopre che Kemp ha rivelato il suo nascondiglio alla polizia, Griffin promette di ucciderlo il giorno seguente e mantiene la promessa macchiandosi anche di altri inutili delitti, come il deragliamento di un treno. Alla fine, per colpa delle tracce rimaste sulla neve, la polizia riesce a fermarlo.
L'uomo invisibile è un altro mostro classico della Universal diretto da James Whale, già autore di Frankenstein. Ad interpretarlo doveva esserci nuovamente Boris Karloff che rinunciò all'ultimo minuto, sostituito da Claude Rains il cui volto è visibile solo nella sequenza finale, in punto di morte. Per facilitare gli effetti speciali, che risultano sorprendenti ancora oggi, l'attore doveva recitare indossando una sorta di scafandro che gli rendeva difficile anche la respirazione, una fatica immane che però lanciò la carriera del 43enne attore, che aveva colpito il regista per la sua voce.
L'uomo invisibile rientra nel filone degli scienziati pazzi ma ha una peculiarità che lo distingue dagli altri mostri Universal: il camuffamento, con bende e occhiali scuri non serve a nascondere una deformità a a rivelare la presenza, è l'unico modo in cui Griffin può affermare la sua esistenza e relazionarsi con gli altri.
L'invisibilità portata su un medium che vive solo di ciò che visibile è un tema molto molto interessante, spunto di molte riflessioni.
Il film è anche quello più vicino alle commedie horror come Il Castello degli spettri di Paul Leni o Il castello maledetto, diretto da Whale nell'anno precedente. L'invisibilità del protagonista si presta a scherzi degni delle più classiche storie fantastiche, di fantasmi o folletti. Il tono comico è anche un passaggio per mostrare l'evoluzione verso la follia del protagonista vittima della monocaina: dagli scherzi dispettosi si arriva allo scambio dei binari facendo precipitare il treno nel vuoto solo per affermare il delirio d'onnipotenza dato dall'invisibilità.
A sottolineare il tono giocoso c'è la grande caratterista Una O'Connor che torna a lavorare per Whale ne La moglie di Frankenstein.
Non manca il lato romantico della storia: sia Kemp che Griffin sono innamorati di Flora, ma la ragazza riama Griffin e gli sarà accanto anche in punto di morte. Nei panni dell'eroina c'è Gloria Stuart famosa per aver interpretato Rose da anziana in Titanic nel 1999.
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