USA 1985
con Matthew Broderick, Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer, Leo McKern, John Wood, Ken Hutchison, Alfred Molina, Giancarlo Prete, Loris Loddi
regia di Richard Donner
Il ladruncolo Philippe Gaston riesce a fuggire dalle carceri di Aguillon e si salva dagli sgherri del Vescovo grazie all'intervento di un cavaliere, Etienne Navarre che lo prende con sé. Ben presto Gaston si accorge che fatti misteriosi riguardano la vita di Navarre ma solo quando il falco che lo accompagna sempre viene ferito in battaglia il ladruncolo scoprirà la verità da Imperius, un vecchio frate a cui viene affidato il falco che di notte torna ad essere Isabeau D'Anjou, l'amata di Navarre. I due amanti sono separati da una maledizione lanciata proprio dal Vescovo. Navarre sta tornando ad Anguillon per ucciderlo ma Imperius ha scoperto come porre fine alla maledizione...
Un classico della cinematografia anni '80 tutto giocato sugli opposti come la maledizione che ha colpito Isabeau ed Etienne “sempre insieme eternamente divisi”: l'estremo romanticismo fantastico della storia d'amore contrapposto alle scene d'azione rese realistiche anche dall'ambientazione tutta italiana caratterizzata dai castelli: quello di Soncino, Vigoleno Castell'Arquato e Torrealta offrono gli scorci di Aguillon mentre Rocca Calascio, parzialmente modificata, è il castello diroccato dove si è rifugiato Imperius. Castelli e radure (sempre degli Appennini italiani) esaltati dalla fotografia di Vittorio Storaro.
I temi opposti sono legati dal lato comico rappresentato da “il topo” l'abile ladruncolo che diventa suo malgrado protagonista dell'avventura che riunisce i due amanti assieme a Imperius, il frate che, per colpa dei fumi dell'alcol, ha tradito Isabeau e Navarre scatenando l'ira del Vescovo.
Navarre non crede che l'eclisse potrà mettere fine alla maledizione e decide comunque di affrontare il suo nemico e porre fine alla sua sofferenza e quella di Isabeau, solo vedendo coi propri occhi l'evento astronomico comprende il proprio destino: ancora una volta l'opposizione tra un maschile diurno e logico contrapposto al femminile dolce e notturno di Isabeau che famigliarizza da subito con Philippe, anche se ha la determinazione di uccidere con le sue mani Cezar, il cacciatore di lupi inviato dal Vescovo per liberarsi di Navarre.
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