From Noon Till Three
USA 1976, United Artist
con Charles Bronson, Jill Ireland, Douglas Fowley, Stan Haze, Damon Douglas, Héctor Morales, Bert Williams, Davis Roberts
regia di Frank D. Gilroy
La banda di Buck Bowers sta per compiere una rapina ma al bandito Graham Dorsey s'azzoppa il cavallo. I banditi si fermano a una casa solitaria per cercare un'altra cavalcatura ma la vedova Starbuck dice di esserne al momento sprovvista. Dorsey controlla la stalla e conferma le parole della donna. Buck allora lascia Dorsey alla villa e va a fare la rapina con gli altri banditi, l'accordo è di tornare a recuparlo alle tre. In quel lasso di tempo tra Amanda e Graham scoppia la passione ma trascorse le tre ore un ragazzino arriva per informare la signora Starbuck che in città c'è stato un tentativo di rapina e i banditi sono stati catturati e verranno impiccati alle cinque. Amanda convince Dorsey ad andare a liberare i compagni, il bandito l'asseconda con l'intenzione di tornare dopo qualche ora ma si ritrova ricercato così si scambia gli abiti con un dentista e lascia la città. Il dottor Finger era in realtà un truffatore e Graham finisce in prigione. Intanto il vero dentista con gli abiti di Dorsey viene ucciso e Amanda sta per essere linciata ma difende strenuamente il suo amore. Un giornalista decide di scrivere un libro sulla sua storia che ha un incredibile successo. Quando Graham esce di prigione e torna da Amanda lei preferisce suicidarsi piuttosto che rinunciare al mito del loro amore. Graham ormai senza identità perché nessuno più lo riconosce come il vero Dorsey che nel libro è bellissimo e venti centimetri più alto di lui, finisce in manicomio.
Un western sui generis e decisamente particolare unica regia dello sceneggiatore Frank D. Gilroy tratta da un suo racconto.
La grammatica cinematografica è abbastanza elementare e i registri sono poco calibrati tra commedia e dramma però la riflessione sulla follia è davvero interessante.
L'incipit è buono: i cinque banditi arrivano in una città deserta e trovano la banca aperta e piena di dollari ma quando escono si accorgono di decine di fucili che li puntano dalle finestre e finiscono trucidati in realtà è solo un'incubo di Dorsey che anticipa il finale tragico della vicenda.
Il personaggio di Amanda Starbuck è molto interessante: una giovane vedova che vive con la servitù in una grande casa isolata dalla città. Anche se il matrimonio con l'anziano Starbuck era d'interesse, Amanda tiene la casa come un memoriale del marito: la stanza da musica chiusa, gli abiti di lui ancora sul letto.
Anche le sue domande a Dorsey sull'attività di bandito riguardano la fama che può derivare dalle gesta illegali.
Graham da parte sua è un bugiardo patentato che dice qualsiasi cosa pur di ottenere il suo scopo, finge addirittura problemi di erezione per attrarre Amanda quindi ingigantisce le gesta della sua banda di banditi di mezza tacca e lascia credere ad Amanda che non vada a tentare di salvare i compagni per amore suo mentre è totalmente indifferente alla sorte dei compagni.
La distorsione della realtà operata da Amanda la salva dal linciaggio e trasforma nel romanzo più letto al mondo l'incontro con Dorsey durato da mezzogiorno alle tre.
Quando esce di prigione dopo cinque anni Dorsey trova la cittadina trasformata in un luna park che celebra l'amore di Graham e Amanda, ci sono anche visite guidate a villa Starbuck che sfrutta per poter rincontrare la sua donna. Amanda però inizialmente finge di non riconoscerlo, poi gli spiega le ragioni per cui deve rinunciare alla loro felicità per salvaguardare l'immortalità del loro amore. Costretta a scegliere si suicida mentre Graham si ritrova a vagare senza identità.
Un tema apparentemente insolito per un western ma in fondo Gilroy vuole spiegare il travisamento da cui sono nate le tante leggende del Far West, unica mitologia americana.
Charles Bronson non è il solito duro ma è un simpatico gaglioffo e recita, come molte altre volte, con Jill Ireland sua moglie dal 1968 conosciuta sul set de La grande fuga.
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