How to Steal a Million
USA 1966, 20th Century Fox
con Audrey Hepburn, Peter O'Toole, Eli Wallach, Hugh Griffith, Charles Boyer, Fernand Gravey, Marcel Dalio, Roger Tréville, Moustache, Jacques Marin, Edward Malin, Bert Bertram
regia di William Wyler
Nicole Bonnet è la figlia di un ricco collezionista parigino, in realtà abilissimo falsario; la ragazza tenta con scarso successo di evitare che il padre metta all'asta i suoi falsi spacciati per tele di grandi artisti ma tutto precipita quando Charles Bonnet decide di prestare la Venere del Cellini a un noto museo per una mostra. La statuetta è un falso realizzato dal nonno di Nicole e per evitare esami approfonditi sul manufatto, Nicole chiede aiuto a un ladro che aveva sorpreso qualche notte prima in casa e non aveva potuto denunciare perché il furto riguardava un falso di Charles Bonnet. Intanto anche un magnate americano è disposto a tutto pur di avere la Venere e chiede la mano di Nicole...
Una commedia graziosa che ruota attorno al tema del falso con estrema leggerezza: l'onestissima Nicole ha un padre che millanta di essere un mecenate mentre è un falsario, s'innamora di un presunto ladro che in realtà è un detective specializzato in falsi d'autore e si era introdotto in casa Bonnet per indagare sull'originalità delle tele della collezione. Alla fine anche Nicole imparerà a mentire con abilità.
L'indagine sul falso si limita allo spunto per la messa in scena divertente e raffinata di una delle ultime commedie brillanti nel più classico stile hollywoodiano: battute divertenti, costumi e scenografie lussuose, il film è stato girato direttamente a Parigi.
Da sottolineare l'omaggio a Hitchcock: Nicole sta leggendo un libro con il maestro del brivido sulla copertina quando è sola in casa e sente i rumori del tentativo di furto da parte di Simon Dermott.
Se la sostanza è poca il cast è notevole: la sempre adorabile Audrey Hepburn in Givenchy ci regala un'altra iconica immagine con la mascherina di pizzo nero sugli occhi, Hugh Griffith nel ruolo di Monsieur Bonnet fa cozzare la finta bonomia con le sopracciglia mefistofeliche, Eli Wallach nei panni del nevrotico magnate americano Davis Leland ossessionato dalla Venere del Cellini e Peter O'Toole che si rivela perfetto anche nella commedia romantica: elegante e ironicamente distaccato.
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