Village of the Damned
GB, 1960, MGM
con George Sanders, Barbara Shelley, Michael Gwynn, Laurence Naismith, John Phillips, Richard Vernon, Jenny Laird, Richard Warner, Thomas Heathcote, Martin Stephens, Charlotte Mitchell, Keith Pyott, John Stuart, Bernard Archard, Sheila Robins, Peter Vaughan, Tom Bowman, Susan Richards, Rosamund Greenwood, Sarah Long, Pamela Buck
regia di Wolf Rilla
Un giorno il villaggio di Midwich, in Inghilterra, cade improvvisamente addormentato per alcune ore, se ne accorge un ufficiale che era al telefono con il cognato e recatosi sul posto assiste allo strano fenomeno che termina dopo poche ore senza lasciare conseguenze. Dopo alcuni mesi però tutte le donne fertili del villaggio si ritrovano incinte; i bambini nascono tutti prematuramente con uno sviluppo fisico e mentale ben superiore alla norma. La loro intelligenza è anche collettiva e ben presto i bambini dimostrano di saper manipolare le menti altrui. Il dottor Zellaby vorrebbe cercare di trarre vantaggio da queste capacità e propone di isolare i ragazzini nella scuola ma i continui “incidenti” agli altri abitanti del villaggio lo convincono a ricorrere a una soluzione estrema...
Un classico della fantascienza con un sequel, La stirpe dei dannati del 1963 e un remake nel 1995 firmato da Carpenter.
L'originale resta insuperato per il taglio quasi documentaristico dal regista che inizia a raccontare le conseguenze di un'improvvisa incoscienza da parte di un intero villaggio, dal rubinetto rimasto aperto alla corriera che finisce fuori strada, poi i tentativi dei militari di comprendere la situazione con il dramma dell'aereo che si schianta al suolo perché sceso nell'area interessata dalla perdita di coscienza. Anche in questo primo momento tragico Rilla continua la sua scelta di non mostrare l'orrore ma di raccontarcelo attraverso le emozioni che passano sul volto di chi sta assistendo all'incidente.
Delle improvvise gravidanze, anche di donne che non dovrebbero dovuto avere rapporti sessuali: la diciassettenne, la donna con il marito assente da un anno, viene mostrato l'effetto sulla situazione famigliare e collettiva tanto che il vicario dovrà rinunciare al segreto della confessione.
La nascita quasi contemporanea dei bambini che rivelano delle impercettibili differenze, la strana forma al microscopio dei capelli biondissimi, gli occhi inquietanti e le unghie più affilate del normale, confermano la fecondazione aliena e se le donne che hanno partorito i bambini sono intimorite ma legate ai figli, gli uomini si sentono defraudati e l'insofferenza verso gli alieni diventa sempre più pressante.
Scoprire di non essere il padre naturale del figlio David, offre allo studioso Gordon Zelleby la possibilità di studiare la natura, soprattutto psichica, dei bambini senza lasciarsi influenzare troppo dalle emozioni e il dottore instaura con loro un dialogo alla pari per capire le loro intenzioni. Nel frattempo si scopre che Midwich non è l'unico villaggio dove sono avvenute queste misteriose nascite ma l'evento si è verificato lo stesso giorno in altri luoghi del pianeta con effetti disastrosi: alcuni popoli tribali hanno ucciso subito i neonati, qualcuno anche le madri, mentre i russi hanno finito per bombardare l'intero villaggio sugli Urali quando non sono stati più in grado di gestire le capacità psichiche dei bambini.
L'intelligenza collettiva dei piccoli li mette a conoscenza della sorte dei loro simili e quindi pone il gruppo di Midwich in una posizione difesiva: sono gli ultimi sopravvissuti e faranno di tutto per continuare a sopravvivere così anche Zellaby si deve rassegnare a ricorrere a misure estreme, scontando col sacrificio personale l'hybris dello scienziato che ha messo l'ansia di conoscenza davanti al bene comune.
Un pamphlet di nemmeno 80 minuti sulla natura umana e la sua relazione con il diverso, ancora attualissimo. L'unico effetto speciale è quello degli occhi che diventano fosforescenti quando i bambini condizionano le menti altrui e anche questo trucco, nella sua semplicità, risulta ancora oggi molto efficace.
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