The Laurel-Hardy Murder Case
USA 1930
con Stan Laurel, Oliver Hardy, Frank Austin, Stanley Blystone, Dell Henderson
regia di James Parrott
Mentre Stanlio pesca sul molo, Ollio legge sul giornale che un notaio cerca gli eredi di Belisario Laurel e convince l'amico a presentarsi all'appuntamento per esigere l'eredità. Quando arrivano al vecchio maniero trovano la polizia che sta facendo pernottare tutti i possibili eredi nella magione perché si presume che tra essi si celi l'assassino di Belisario. Costretti a restare Stanlio e Ollio passano una notte da incubo in cui tutti i coinquilini vengono eliminati, anche la polizia... ma è solo un sogno di Ollio.
Cortometraggio che fa la parodia del mistery, genere che ha la sua punta di diamante ne Il Castello degli Spettri di Paul Leni, Stanlio ne imita la mano adunca abbracciando Ollio che sobbalza scatenanto il terrore in entrambi, ovviamente la mdp è posta in modo che non si capisca che si tratta della mano di Stanlio.
Vecchie magioni, notti da tregenda, un gruppo di persone costrette a pernottare e tra loro si cela un pazzo omicida pronto a continuare con i delitti pur di ottenere il proprio scopo. Tutto presente in questa comica, declinato nel solito modo irriverente dei due comici: oltre agli effettivi motivi di terrore le disattenzioni di Stanlio scatenano altra paura, c'è pure l'inquietante maggiordomo che si mette a fare delle smorfie scimmiesche lasciando basiti i due e non manca il pipistrello che si infila sotto le lenzuola con Stanlio e Ollio, tanto per sottolineare il legame parodistico con il film muto The Bat.
E' la prima volta in cui Ollio usa una frase che diventerà tipica del suo rapporto con Stanlio: "here's another nice mess you've gotten me into" letteralmente ecco un altro pasticcio in cui mi hai cacciato, che diventa guarda in che guaio mi hai cacciato.
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