The Long, Hot Summer
USA 1958, 20th Century Fox
con Paul Newman, Joanne Woodward, Anthony Franciosa, Orson Welles, Lee Remick, Angela Lansbury, Richard Anderson, George Dunn, Sarah Marshall, Mabel Albertson, Jess Kirkpatrick, J. Pat O'Malley
regia di Martin Ritt
Ben Quick, giovane spiantato perseguitato dalla nomea di incendiario, arriva in un paesino del Mississippi dove riesce ad affittare un terreno dal figlio del più ricco proprietario della cittadina. Quando Will Varner torna dall'ospedale dov'era ricoverato, vorrebbe cacciare Quick per la sua nomea ma trova nel giovanotto una grinta che manca ai suoi figli, il molle Jody e l'altera Clara che amoreggia senza costrutto con Alan Stewart, rampollo della più antica famiglia del paese. Will vorrebbe dei nipoti così mette Clara davanti a una scelta: o conclude da Stewart o sposa il protetto del padre per cui la ragazza ha nutrito un'avversione fin dal primo casuale incontro ma che in realtà l'ha colpita e la conquista tenendo testa al borioso padre.
Tratto da alcuni racconti di William Faulkner, La lunga estate calda è la classica produzione dei tardi anni '50 dall'impianto molto teatrale sorretta dalla bravura degli attori.
Il mondo è sempre quello duro degli stati del Sud dove il pregiudizio regna sovrano. Altro tema portante ma latente, dati i puritani anni '50 è il sesso, attorno a cui ruota tutta la trama. Will Varner vedovo di una donna molto amata, ha da lungo tempo un'amante Minnie Littlejohn (Angela Lansbury) che dopo la malattia dell'uomo decide che è il momento di farsi impalmare e tra mille moine riesce ad ottenere il suo scopo.
Jody, nonostante soffra pesantemente la bassa stima che gli dimostra il padre, è felicemente sposato con Eula bellissima e superficiale che attira le attenzioni di tutti i giovani che la notte vanno ad ululare sotto le sue finestre.
Clara è un'aliena in questo mondo, lo dimostra anche il suo look con i capelli sempre raccolti da cui non sfugge neppure una ciocca. Amante della cultura e del buon gusto, si accontenta di fare la maestra in paese e trova un'affinità elettiva con Alan Stewart, succube di una madre troppo invadente e forse omosessuale.
L'arrivo del magnetico Ben Quick scombina tutti gli equilibri: Will rivede in lui la sua grinta giovanile, l'energia e il piglio per gli affari che i figli non hanno ereditato, Jody si sente definitivamente scalzato dal ruolo di primogenito e la gelosia lo porterà ad appiccare un'incendio con l'intento di uccidere il padre, mentre la raffinata Clara non è certo insensibile al fascino maschio di Ben ma gli resiste fino a quando ne scopre le debolezze (la fama d'incendiario è ingiusta) e il senso di giustizia.
La pellicola si lascia guardare con piacere e anche se alla fine si capisce che la sostanza era poca, resta l'inconsueta soddisfazione metacinematografica di sapere che l'amore di Clara e Ben è durato tutta la vita visto che sul set nacque l'amore tra Joan Woodward e Paul Newman.
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