The Dressmaker
Australia, 2015
con Kate Winslet, Liam Hemsworth, Judy Davis, Hugo Weaving, Sarah Snook, Caroline Goodall, Kerry Fox, Rebecca Gibney, Gyton Grantley, Shane Bourne, Alison Whyte, Kerry Fox, Gyton Grantley
regia di Jocelyn Moorhouse
Tilly Dunnage torna dopo venticinque anni nel paesello natio da cui era stata allontanata da bambina con l'accusa di aver ucciso un coetaneo. Ora Tilly è una sarta raffinata che sa come valorizzare il corpo di qualsiasi donna, un talento formidabile che sfrutterà per ricostruire il passato oscuro della sua infanzia e ricostruire il legame con la madre, Molly la ragazza madre che da sempre è stata considerata la pazza del villaggio. Mentre ricostruisce il passato che l'ha segnata Tilly trova anche l'amore dell'aitante Teddy McSwiney, l'unico che non sembra intimorito da lei e pian piano sgretola se sue paure ma il destino ancora una volta si accanisce su Tilly scatenando ancora l'odio del gretto paesino di Dungatar così alla sarta provetta non resta che umiliarli con la sua bravura...
Una commedia drammatica che regge soprattutto nel primo tempo con la descrizione degli sgangherati personaggi che animano Dungatar: Molly la pazza, ragazza madre che finge di non riconoscere la figlia tornata dopo un quarto di secolo anche per prendersi cura della madre malata, il sindaco Evan Pettyman che odia visceralmente Tilly e la madre e scopriremo il motivo di tanto risentimento, sua moglie Marigold, la madre del ragazzino ucciso presumibilmente da Tilly che sublima il dolore nell'ossessione per l'igiene e viene tenuta a bada dal marito a suon di psicofarmaci, Gertrud sciatta figlia del droghiere che grazie ai vestiti di Tilly riesce a conquistare Willy Beaumont, il rampollo di una ricca vedova che cerca in tutti i modi di osteggiare il matrimonio (esilarante la rincorsa della futura sposa nell'obbrobrioso abito creato dalla rivale di Tilly). Insuperabile poi il poliziotto Horatio Farrat, con una segreta passione per la moda e il travestitismo, elementi con cui il sindaco lo tiene in scacco e che emergono prepotentemente con l'arrivo di Tilly e le sue stoffe pregiate, ad interpretarlo c'è Hugo Weaving, il terribile agente Smith di Matrix che nel 1994 era stato una delle drag queen di Priscilla la regina del deserto.
Il film presenta una commistione di generi in bilico tra commedia sentimentale e melodramma che forse cede un po' nel finale: l'arrivo notturno di Tilly ha un che di western ma personalmente trovo che il film si ispiri a Jean-Pierre Jeunet nei colori e sia soprattutto una rilettura di Edward mani di forbice, mi ci ha fatto pensare l'inquadratura della casa delle Dunnage, una catapecchia in cima alla collina, esattamente dove stava il maniero in cui viene ritrovato Edward; come il personaggio di Tim Burton, Tilly viene accettata dagli abitanti del villaggio quando il suo talento (la come parrucchiere qui come sarta) torna utile ai gretti compaesani ma alla prima occasione il reietto/a torna tale: e non sarà un caso se il film si perde dove termina il parallelo con Edward mani di forbice.
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