USA 1989
con Meryl Streep, Roseanne Barr, Ed Begley Jr., Linda Hunt, Sylvia Miles, A Martinez, Bryan Larkin, Elisebeth Peters, Maria Pitillo, Susan Willis, Mary Louise Wilson
regia di Susan Seidelman
La sciatta casalinga Ruth Patchett scopre che l'adorato marito ha una relazione con la ricca scrittrice di romanzi rosa Mary Fisher; dopo aver aspettato inutilmente che il marito rinsavisca, Ruth viene lasciata dal consorte che le rinfaccia di essere l'unica voce in passivo della sua esistenza; punta sul vivo, la donna si mette d'impegno per distruggere la vita dell'ex: fa saltare in aria la casa, costringendo così il marito ad accollarsi i figli nella magione dell'amante; fa sbattere fuori dalla casa di riposo in cui vegeta la madre di Mary Fisher, con cui la scrittrice non ha un gran rapporto, e infine fa in modo che il marito finisca in carcere perché froda i suoi clienti.
Sul finire degli anni '80 la stella di Meryl Streep si stava appannando: il suo talento era indiscutibile ma l'attrice non si era mai cimentata con la commedia quindi c'era qualche dubbio sulla sua versatilità.
She Devil è la prima commedia in cui la Streep si cimenta (guadagnando una nomination ai Golden Globes) prima di approdare al capolavoro di Zemeckis La morte ti fa bella, alla regia c'è una donna, Susan Seidelman, arrivava dal successo con Madonna, Cercasi Susan disperatamente. Se in quell'opera la regista metteva in scena il mondo underground new yorkese, in She Devil al centro della trama c'è ancora una casalinga frustrata ma stavolta l'estetica è quella da soap opera, soprattutto nella lussuosa villa rosa di Mary Fisher e nelle sue messe in piega vaporose. E dal mondo della soap arriva A Martinez, protagonista di Santa Barbara qui nelle vesti di Garcia, maggiordomo e toy boy della scrittrice fino all'arrivo di Bob Patchett; l'antagonista Roseanne Barr era un a regina delle sitcom tornata in auge di recente per il suo vibrante sostegno all'elezione di Trump.
L'assunto di questa spassosa commedia nera è quello di dimostrare che basta mettere la più raffinata donna alle prese con dei bambini e le incombenze domestiche e la seduzione va a farsi benedire, sia da un punto di vista intellettivo che da quello prettamente fisico: è difficile essere perfette quando basta lo sportello di una lavatrice a spezzare le unghie!
La vendetta di Ruth è sistematica, vuole distruggere tutte le certezze della vita del marito, la casa, la famiglia, il lavoro e la libertà per farlo e la casalinga si munisce di un block notes dove segna i suoi obbiettivi per cancellarli una volta raggiunti, esattamente come fa Beatrix Kiddo in Kill Bill!
Per portare a termine la sua vendetta Ruth mette in piedi un agenzia di collocamento rivolta solo a donne brutte e segnate dalla vita, creandosi così una rete di contatti su cui far affidamento per incastrare penalmente l'ex marito, soluzione poco verosimile ma accettabile nel tono sopra le righe che caratterizza il film; chiaro e netto comunque il messaggio di sorellanza da cui siamo ancora lontane.
social