Speedy
USA 1928 Columbia
con Harold Lloyd, Ann Christy, Bert Woodruf, Brooks Benedict, Babe Ruth, Ernie Adams
regia di Ted Wilde
Nella frenetica New York dei tardi anni '20 quella del vecchio Pop Dillon è rimasta l'unica tramvia trainata a cavallo e uno speculatore vorrebbe comprare il percorso ma il vecchio Pop non vuole cedere e l'acquirente arriva ad assoldare una gang per rubare il tram del vecchio: se per un giorno il tram cessa il servizio la concessione va all'asta. A sventare il piano dei malintenzionati ci pensa Speedy Swift, il fidanzato di Jane, la nipote di Dillon. Casualmente ascolta la telefonata in cui si organizza il piano ai danni di Pop e coinvolge tutto il quartiere per salvare il vecchio tram, finirà con una scazzottata epica ma il vecchio Pop riceverà il giusto compenso per vendere la sua linea tramviaria.
Speedy è l'ultimo film muto del comico Harold Lloyd e pur avendo per soggetto la velocità della metropoli, il ritmo del film non è proprio A rotta di collo: la pellicola sembra formata da diversi segmenti che trovano un senso nel finale ma durante la visione rischiano di perdere l'attenzione dello spettatore: prima c'è l'introduzione dei personaggi, il vecchio Pop, la nipotina tutto pepe e infine il fidanzato patito di baseball che lavora in bar. Mandato a fare una commissione per il capo (consegnare i fiori alla moglie) non riesce a portare a termine l'incombenza e viene licenziato.
Ma è venerdì e invece di preoccuparsi il giovanotto si compra un abito nuovo e porta la fidanzata a Coney Island, un segmento divertente e interessante come documento dei divertimenti dell'epoca, famoso perché nella scena degli specchi deformanti Lloyd mostra il dito medio ed è la prima volta che questo gesto appare sul grande schermo. Il legame con la trama però è molto esile: l'incontro con un randagio che sarà un baldo aiutante nella scoperta del furto del tram e nella rissa finale. Il lunedì Speedy trova lavoro come tassista e dopo molte traversie carica sul taxi la stella del baseball Babe Ruth che lo invita a vedere la partita. E allo stadio Speedy scopre il piano ai danni del vecchio Pop organizzando la riscossa.
Trama molto complicata, gag già viste, Harold Lloyd non è altro che un ragazzone ottimista che riesce sempre a trovare una soluzione ai suoi guai; a funzionare è il contrasto tra modernità e "la vecchia America" di cui Pop e il suo tram a cavallo sono un simbolo: dal tranquillo quartiere escono, per aiutare il loro vecchio coetaneo, tutta una serie di anziani baldanzosi, reduci della guerra di secessione che non esitano a cimentarsi con i giovani gangster di quartiere e il film è un crescendo, il vecchio cavallo viene sostituito da una coppia di cavalli al galoppo ripresi come in un film western, in netto contrasto con i gangster striscianti contro i muri della metropoli. La regia è molto buona, molte riprese sono fatte in pieno centro, nel traffico caotico di New York, interessante soprattutto l'uso della profondità di campo che riesce a restituire il regista.
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