Italia 1966
con Giacomo Rossi Stuart, Erika Blanc, Fabienne Dali, Piero Lulli, Max Lawrence, Micaela Esdra, Franca Dominici, Giuseppe Addobbati, Mirella Pamphili, Gianna Vivaldi
regia di Mario Bava
Il medico legale Paul Eswai si reca in uno sperduto paesino per fare un'autopsia a una giovane morta in circostanze misteriose che i compaesani si affrettano a voler tumulare. Il dottore viene assistito da una ragazza, Monica Schuftan che è tornata in paese dopo anni per recarsi sulla tomba dei genitori.Mentre Paul e Monica sperimentano l'ostilità dei villici convinti di essere vittima di una maledizione, l'ispettore Kruger sparisce dopo essersi recato a villa Graps, una magione diroccata che domina il paese dove vive in solitudine la baronessa Graps. Qui Paul incontra Melissa, una bambina che si scopre essere la causa della maledizione che incombe sul villaggio...
Capolavoro di Mario Bava riscoperto solo in tempi recenti: come al solito venne girato in nemmeno un mese e anche la distribuzione nelle sale fu molto scarsa, puntando solo sul titolo che si rifaceva alle varie “operazioni” in voga nel periodo come Operazione San Gennaro.
Pur non trovando i favori del pubblico, Operazione paura colpì l'immaginario di molti autori. Fellini due anni dopo copia senza informare il collega la scena della palla per l'episodio Toby Dammit di Tre passi nel delirio e le stesse gemelle di Shining sono una derivazione del fantasma di Melissa, la diafana bambina era in realtà un ragazzino con una lunga parrucca bionda: Valerio Valeri il figlio del portinaio di Bava, scelto dopo molti provini per sottolineare l'aspetto inquietante del fantasma.
Una scelta che rispecchia l'abilità di trovare soluzioni estemporanee e spesso geniali ai problemi di produzioni sempre troppo rapide ed economiche.
Film a basso costo che Bava costruisce on un citazionismo decisamente alto: l'arrivo di Eswai con il cocchiere che lo invita a non avventurarsi in quel luogo di morte richiama l'arrivo di Jonathan Harker al castello di Dracula, gli effetti ottici sulla scala a chiocciola richiamano i movimenti di macchina per simulare le vertigini di Scottie Ferguson ne La donna che visse due volte.
La scena più celebre del film è quella in cui Paul insegue sé stesso in un loop di sapore lynchiano a me piace ancora di più come inizia la sequenza: Paul si ferma davanti a un grande dipinto che rappresenta villa Graps e improvvisamente si trova dentro al quadro protagonista del surreale inseguimento, idea che il regista ha tratto da un sogno narrato da Henry James nella sua autobiografia.
Operazione Paura è un film gotico che si nutre delle atmosfere sospese e fantastiche di autori come il suddetto Henry James, ci sono cripte e ragnatele, streghe e maledizioni, i colori vividi che il regista aveva già sperimentato ne La frusta e il corpo ma a fare la grandezza del film sono proprio queste scene perturbanti che dialogano direttamente con l'inconscio, anche il ricordo delle bambole di Monica, che si scoprirà essere la sorella di Melissa, appartiene a questa categoria e la comparsa di Melissa tra le bambole della sua stanza ha molto a che fare con l'assassina di Profondo Rosso nascosta nel dipinto.
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