Kiss of the Spider Woman
USA, Brasile, 1985
con William Hurt, Raul Julia, Sonia Braga, José Lewgoy, Nuno Leal Maria, Miriam Pires, Fernando Torres, Milton Goncalves, Wilson Grey, Herson Capri, Denise Dumont
regia di Hector Babenco
Il detenuto politico Valentin Arregui divide la cella con l'omosessuale Luis Molina, incarcerato per aver adescato un minore. Le giornate vengono scandite dai racconti di Molina che narra vecchi film di propaganda nazista che lo hanno affascinato, anche Valentin finisce per lasciarsi irretire dalle storie fantasiose del compagno di cella ma non sa che l'uomo ha il compito di estorcergli le informazioni che Valentin non ha rivelato sotto tortura...
Tratto dall'omonimo romanzo di Manuel Puig, il film di Babenco riduce gli aspetti fantasmagorici del libro per concentrasi sugli orrori della vita carceraria: lo squallore della panoramica iniziale in netto contrasto con il mondo sognante del film di Molina, mette da subito l'accento sulla miseria e i soprusi della galera, tenendo conto che i due prigionieri sono reclusi per motivazioni politiche e azioni contro la morale, non per crimini reali.
Il cinema diventa la via di fuga suggerita da Louis e vince le resistenze dell'impegnato giornalista che all'inizio è infastidito dal racconto di un film di propaganda nazista ma ben presto nell'algida chanteuse Leni Lamison Valentin trasfigura Martha, la donna che ha sempre amato anche se non condivide la sua battaglia politica.
La pellicola si basa sul continuo scambio tra realtà e resoconto filmico, benché gli inserti filmici siano costruiti con una recitazione molto forzata che fa perdere loro valore, oltre a sottolineare la drammatica situazione carceraria sono anche un parallelo con le vite dei due protagonisti, in particolare quella del narratore Molina in bilico tra un sentimento per il compagno di cella e la sua collaborazione con il direttore del carcere, come l'eroina del suo film pagherà con la vita la scelta di rincorrere l'amore e come la donna ragno del nuovo film che ha iniziato a raccontare non potrà sfuggire alla tela da lei stessa intrecciata.
Il film riveste una certa importanza storica perché l'Oscar assegnato a William Hurt premiava per la prima volta il ruolo di un omosessuale. Si trattava di una produzione a basso costo a cui tutti gli attori parteciparono al minimo sindacale per contenere le spese.
All'ottimo Hurt fa da spalla un altrettanto intenso Raúl Juliá, scomparso nel 1994, noto per il ruolo di Gomez nei due film de La Famiglia Addams dei primi anni '90.
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