Italia 1965
con Franco Fabrizi, Olga Villi, Virna Lisi, Beba Loncar, Gastone Moschin, Gigi Ballista, Alberto Lionello, Moira Orfei, Alberto Rabagliati, Antonio Acqua, Nora Ricci, Carlo Bagno, Aldo Puglisi, Gia Sandri, Quinto Parmeggiani, Patrizia Valturri, Virgilio Gazzolo
regia di Pietro Germi
La vita della società alto borghese di una cittadina della provincia veneta che dietro la facciata di perbenismo nasconde l'ossessione sessuale tipica di una società cattolica fortemente repressa: la conquista amorosa è così necessaria per l'affermazione personale che Toni Gasparini arriva persino a confidare all'amico medico Castellan la presunta impotenza che l'affligge da un anno, il medico non perde occasione di lasciar trapelare il pettegolezzo durante una festa di amici accorgendosi troppo tardi che quella di Gasparini è una fandonia messa in piedi per sedurgli la moglie. Quando Castellan coglie i fedifraghi sul fatto risolve tutto con due schiaffoni e la promessa che l'adulterio non diventi di dominio pubblico, perché nonostante il continuo gioco di tradimenti la famiglia è il pilastro fondamentale della società, se ne accorgerà il ragionier Bisigato, uomo mediocre angariato da una moglie petulante che s'innamora, ricambiato, di Milena, la bella cassiera del bar. Bisigato sogna di rifarsi una vita con la nuova compagna ma viene ostacolato da tutti: dagli amici che lo appoggiavano quando quella con Milena era solo una relazione clandestina, alle forze dell'ordine messe in moto dalla moglie. Dal maresciallo al capoufficio tutti consigliano al ragioniere di vivere la storia clandestina con un basso profilo, ma accecato dall'amore Bisigato non demorde e arriva anche a tentare il suicidio quando Milena lascia la città ma viene prontamente salvato e dopo adeguate cure rispedito tra le braccia della famiglia ufficiale.
La famiglia è il pilastro della società e tutta la società collabora perché almeno la facciata della famiglia, soprattutto borghese, sia impeccabile arrivando anche a coprire le colpi più turpi pur di non mostrane il verminaio, così quando il branco di notabili allupati si passa di mano le grazie di una contadinotta sprovveduta arrivata in paese, senza preoccuparsi che la ragazza sia minorenne, lo scandalo montato dal padre della ragazza viene messo a tacere a suon di milioni dopo che tutte le vie, ecclesiastiche e politiche, erano state sperimentate mettendo almeno a tacere la stampa.
Anche l'algida moglie di Gasparini arriva a concedersi pur di salvare il buon nome della famiglia e non paghi di averla scampata il gruppo di borghesi denuncia per calunnie i contadini, rappresentanti di un sottoproletariato fintamente ingenuo in realtà connivente con le classi superiori pur di elemosinarne gli agi.
Tre storie ispirate a vicende reali che stigmatizzano problemi della società italiana, ancora attuali a cinquant'anni di distanza.
Originale lo stile del film che si discosta dall'abusato modello di film ad episodi tipico degli anni '60, su suggerimento di Flaiano.
Il film è una storia corale come la piazza, fulcro della vita sociale, luogo degli incontri dei commenti, degli scandali. L'attenzione si sposta nel corso del film sulle tre storie ma a tutte partecipano a vario titolo i diversi personaggi. Tutto concorre, il numeroso cast, le musiche, lo stile di riprese a creare una sensazione d'isteria collettiva che esalta i toni grotteschi della pellicola.
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