Italia 1915, Caesar Film
con Francesca Bertini, Gustavo Serena, Carlo Benetti, Luciano Albertini, Amelia Cipriani, Antonio Cruichi
regia di Gustavo Serena e Francesca Bertini
Assunta Spina è innamorata del macellaio Michele Boccadifuoco e Raffaele, corteggiatore respinto, invia una lettera anonima all'uomo in cui lo avverte che la donna lo tradisce, Michele allora porta con sé a Napoli la ragazza, facendola assumere in una stireria adiacente al suo negozio. Raffaele però non demorde e si presenta alla festa di compleanno di Assunta, a Posillipo; stanca delle gelosie del fidanzato, Assunta balla con Raffaele scatenando l'ira di Michele che la sfregia. In tribunale la donna nega che a ferirla sia stato il fidanzato ma la pena inflitta è di due anni di carcere. Il cancelliere del tribunale, Don Federigo Funelli, si interessa alla donna e le promette che Michele sconterà la pena a Napoli se lei diventa la sua amante, Assunta cede e ben presto si scopre innamorata dell'uomo. Quando Michele scarcerato con sei mesi d'anticipo, torna inaspettatamente, Assunta gli confessa di non amarlo più e l'uomo uccide il rivale appena entra in casa; Assunta Spina si assume la responsabilità dell'omicidio.
Il più noto dei film di Francesca Bertini che ne assunse anche la direzione artistica e la regia. L'attrice era molto legata al dramma di Salvatore Di Giacomo perché nel 1909 aveva debuttato a teatro, assieme all'opera, nel ruolo di una stiratrice.
Assunta Spina è un capolavoro del cinema verista, girato praticamente tutto in esterni e la Bertini scelse personalmente gli scorci più incantevoli di Napoli, da Posillipo a Marechiaro. Il film entra anche nei quartieri della città partenopea restituendo un perfetto quadro della vita dell'epoca.
La telecamera è fissa ma ci sono delle costruzioni d'inquadrature molto interessanti, in particolare mi ha colpito una ripresa dall'interno della casa di Assunta verso l'esterno, la porta è sulla sinistra e vedremo la protagonista arrivare ed entrare in casa mentre il lato destro è occupato da un grande dipinto di una Madonna che sottolinea il momento drammatico. Le scene sono corali e la Bertini si fa notare più per la presenza scenica che per l'espressività del volto, aiutandosi con uno scialle bianco che l'attrice drappeggia attorno al corpo sottolineando la gamma dei suoi sentimenti.
Il dvd fa parte del cofanetto Dive! curato dalla Cineteca di Bologna, dedicato a Francesca Bertini e Lyda Borelli, Quattro DVD che presentanto i loro film più noti: Assunta Spina e Sangue bleu per la prima e Rapsodia satanica e Ma l'amor mio non muore! per la Borelli con l'aggiunta di alcuni cortometraggi, gallerie fotografiche e estratti d'interviste.
Ottimo il riversamento con viraggi smaglianti, Assunta Spina si caratterizza per una colonna sonora molto particolare, fatta di celebri canzoni napoletane, fra tutte Marechiaro, che immergono ancora di più nell'atmosfera della Napoli d'inizio secolo.
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