Ghost Story
USA 1981, Universal
con Fred Astaire, Melvyn Douglas, Douglas Fairbanks Jr., John Houseman, Craig Wasson, Patricia Neal, Alice Krige, Jacqueline Brookes, Miguel Fernandes, Mark Chamberlin, Tim Choate, , Ken Olin
regia di John Irvin
New England: quattro anziani uomini di successo uniti da un'amicizia che risale alla prima giovinezza, si ritrovano regolarmente per raccontarsi vecchie storie di fantasmi irritando le mogli che ritengono i macabri racconti la causa dei continui incubi dei mariti. Quando David, il primogenito di Edward Wanderley muore in maniera misteriosa, torna in città il fratello minore Don che aveva avuto una relazione precedente con la moglie del fratello; nel giro di pochi giorni anche il padre muore in maniera poco chiara e quindi Don affronta i superstiti della Società degli Eterni raccontando la sua storia con Alma, la ex fidanzata che poi ha sposato il fratello David, una ragazza strana, vittima di incubi, ossessionata dalla sua famiglia e dalla pelle perennemente fredda. Dopo la repentina scomparsa di John Jaffrey, gli ultimi due sopravvissuti raccontano a Don il segreto che condividono dalla giovinezza che portò alla morte di una ragazza, Eva, e i tre si convincono che Alma sia la reincarnazione di Eva, tornata per vendicarsi.
L'opera seconda del regista americano John Irvin è un horror fatica ad ingranare: l'inizio è un po' farraginoso e il film comincia a funzionare nella seconda parte quando Don racconta il suo legame con Alma, di come lei lo abbia lasciato quando lui ha mostrato qualche remora sul matrimonio e abbia immediatamente irretito il fratello facendosi sposare da lui e in risposta i due sopravvissuti della Società degli Eterni raccontano i fatti che hanno portato alla morte accidentale di Eva, creduta morta dopo che Edward l'ha spintonata violentemente per evitare che raccontasse la sua defaillance sessuale; terrorizzati, i quattro amici hanno gettato la ragazza nel lago dentro un'automobile accorgendosi troppo tardo che in realtà era ancora viva.
E forse Eva è restata viva per oltre cinquant'anni ad imputridire sotto le gelide acque del lago fino a quando non trova in due ragazzi scappati da un manicomio un aiuto per la sua vendetta: Gregory Bate è una versione rivisitata del folle Renfield di Dracula, figura a cui sembra ispirarsi la condizione di non morta della donna, senza ricorrere al vampirismo.
I lunghissimi capelli di Eva/Alma con cui la donna si nasconde il volto che può essere bellissimo o un teschio macabro, mi ha ricordato la figura simbolo dell'horror giapponese degli anni 2000, la terribile Sadako che usciva anche lei da gelide acque, chissà se Storie di fantasmi è stata una fonte d'ispirazione?
Nonostante qualche lungaggine il film mescola con eleganza l'atmosfera sospesa e malinconica dell'inverno del New England sottolineata anche dalla vecchia casa infestata, con situazioni decisamente splatter e il finale riesce a impressionare ancora oggi.
Il reale motivo d'interesse resta comunque il cast di vecchie glorie, con un ottimo Fred Astaire (al suo ultimo fiilm) in grado di ridare la pace al fantasma, un ironico tocco metacinematografico è quello in cui il ragazzo che lo interpreta negli anni '30 rifiuta un ballo a Eva perché non sa ballare.
Comparsata di lusso di Patricia Neal, nei panni della moglie di Astaire di cui deve sopportare gli incubi.
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