Francia 1955
con Simone Signoret, Véra Clouzot, Paul Meurisse, Charles Vanel, Jean Brochard, Pierre Larquey, Michel Serrault, Noël Roquevert, Thérèse Dorny, Yves-Marie Maurin, Jean-Philippe Smet
regia di Henri-Georges Clouzot
Christina Delasalle direttrice di un collegio maschile, è amica dell'insegnante Nicole Horner, pur sapendo che la donna è anche l'amante del marito Michael. Stanca dei soprusi di Michel, Nicole propone a Christina di uccidere l'uomo che le tiranneggia sfruttando alcuni giorni di vacanza che permettere loro di crearsi un alibi perfetto mentre attirano Michel nella casa di famiglia di Nicole per annegarlo nella vasca da bagno, facendo poi credere che l'uomo sia accidentalmente annegato nella piscina del collegio. Dopo qualche titubanza Christine accetta e il piano va a buon fine ma il cadavere, gettato in piscina, non viene più ritrovato...
Tratto dall'omonimo romanzo degli autori Pierre Boileau e Thomas Narcejac che a quattro mani scrissero anche La donna che visse due volte, da cui Hitchcock trasse il suo capolavoro; Cluzot del resto, viene considerato l'Hitchcock francese e I Diabolici uno dei suoi film meglio riusciti: la leggenda vuole che abbia comprato i diritti del romanzo battendo sul tempo proprio il maestro del brivido inglese.
Per quanto il film si chiuda con una didascalia che invita gli spettatori a non essere diabolici e a non rivelare il colpo di scena del film, a un certo punto non è difficilissimo intuire come mai il cadavere sia scomparso e il finale potrebbe anche risultare prevedibile ma rimane la tensione costruita nello svilupparsi della trama che prosegue per scarti anche bruschi tra i generi, virando dal giallo all'horror, per cui la pellicola risulta ancora oggi intrigante, anche grazie ai fini ritratti psicologici dei personaggi, compresi quelli secondari che danno uno spaccato della piccineria della provincia (gli inquilini di Nicole che stanno a sindacare sull'ora in cui fa il bagno la proprietaria).
Christina è un'emigrata dall'America Latina, come l'attrice che l'interpreta la brasiliana Vera Cluzot, prima moglie del regista, profondamente cattolica e malata di cuore, si lascia facilmente manipolare sia dal dispotico marito che non le nasconde di averla sposata solo per interesse che da Nicole, la volitiva insegnate amante del marito che ordisce il piano per uccidere l'uomo. Gli strani rapporti tra i proprietari della scuola e la professoressa suscitano i pettegolezzi degli altri due insegnanti e anche lo sguardo dei ragazzi è un elemento interessante nella costruzione del film, tanto che uno di loro, Moynet, che sostiene di aver visto il direttore dopo la sua scomparsa viene tacciato di essere un mitomane.
Tra gli allievi figura, non accreditato Jean-Philippe Smet, la futura star Johnny Hallyday.
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