The Bitter Tea of General Yen
USA 1933 Columbia Pictures
con Barbara Stanwyck, Nils Asther, Toshia Mori, Walter Connolly, Gavin Gordon, Richard Loo
regia di Frank Capra
In una Shangai sconvolta dalla guerra civile si dovrebbe finalmente celebrare il matrimonio tra il dottor Robert Strike e Megan Davis; i fidanzati non si incontrano da tre anni e Strike si vede costretto a posticipare ulteriormente le nozze per andare a salvare gli orfani di una missione in una località dove infuria la battaglia. Megan, che condivide lo spirito cristiano del promesso sposo, decide di accompagnarlo ma durante la fuga dall'orfanatrofio sviene a causa di una ferita. Si risveglia su un treno, salvata dal generale Yen e accudita dalla sua concubina Mah-Li. Il generale vuole sedurre la donna e per questo la tiene prigioniera (i giornali hanno dato la notizia della sua morte). Megan respinge ogni avances fino a quando Mah-Li viene condannata a morte per aver tradito il generale, allora supplica Yen di salvare la donna garantendo con la vita sulla sua futura fedeltà, il generale cede ma la concubina fugge con il capitano Li derubando l'ingente capitale che avrebbe sovvenzionato la guerra di Yen. Quando Megan scopre di esser stata usata per ingannare Yen, capisce che il generale non chiede la sua vita in cambio di quella della traditrice perché la ama, è disposta a cedere all'attrazione che ha sempre provato per l'uomo ma il generale si suicida tra le sue braccia.
Un melodramma precode che fu un flop al botteghino per le scene di amore interrazziale: a dare particolarmente scandalo fu la morte del generale cinese con la donna bianca, vestita come una concubina, accoccolata ai sui piedi che gli bacia la mano. Il film oggi non è molto amato perché i ruoli da protagonisti sono affidati a occidentali: ad interpretare il generale c'è l'attore svedese Nils Asther, definito la Garbo maschile per il suo fascino, purtroppo il forte accento ne limitò la carriera con l'avvento del sonoro.
Visivamente ci sono alcuni debiti verso Shanghai Express di Josef von Sternberg, grande successo dell'anno precedente e il ruolo di Mah-Li inizialmente doveva essere affidato a Anna May Wong; probabilmente nella speranza di bissare il successo orientaleggiante, L'amaro tè del generale Yen fu il primo film proiettato al Radio City Music Hall appena inaugurato.
La sensualità esplicita delle pellicole pre code trova la sua ragion d'essere in una meravigliosa sequenza onirica sotto la luna piena in cui Megan sogna di essere salvata dal predatorio generale Yen, quasi vampirico, dall'arrivo di un altro uomo mascherato che quando si toglie la maschera si rivela come la versione gentile e appassionata dello stesso generale.
Capra costruisce uno scontro dialettico tra mondo occidentale e quello orientale, un tema che riprende e amplia in Orizzonte Perduto (tra l'altro le scene di massa iniziali della popolazione in fuga sembrano le stesse) e anche il film del 1937 fu un flop.
Lo scontro tra fatalismo orientale e pragmatismo occidentale si riconcilia nell'amore, quell'amore cristiano, il perdono che Megan chiede per Mah-Li, lo ottiene per sé stessa e il generale Yen rifiuta l'amore della donna che voleva concupire morendo comunque sereno sapendosi amato.
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