Italia 1982
con Anthony Franciosa, Giuliano Gemma, Daria Nicolodi, John Saxon, Veronica Lairo, Anja Pieroni, Carola Stagnaro, John Steiner, Lara Wendel
regia di Dario Argento
Lo scrittore di successo Peter Neal viene in Italia per presentare il suo ultimo romanzo, Tenebre e iniziano una serie di omicidi che sembrano ispirarsi al libro. Il capitano Germani interroga lo scrittore che si mostra disponibile alla collaborazione ma le morti continuano..
Dopo la trilogia degli animali e quella delle Madri, Dario Argento firma un thriller esteticamente piuttosto distante dai suoi lavori precedenti: niente più tinte cupe per le ombre e i notturni e anche l'uso del colore sparisce in favore di un bianco asettico su cui spicca solo il sangue e il film è davvero molto efferato con un altissimo numero di omicidi con dettagli molto splatter.
Il lavoro di Argento risulta così molto contemporaneo: è a partire da primi anni '80 che gli interni delle case iniziano a usare il bianco per le pareti abbandonando il colore o la tappezzeria, molto interessante l'osservazione sull'uso della luce come risposta a quella “sparata” delle tv commerciali della recensione di Nocturno e diventa ancor più ironico il destino del film, censurato proprio dalle tv berlusconiane che hanno tagliato la scena del braccio mozzato di Veronica Lario quando diventa la signora Berlusconi.
Il plot invece è piuttosto fedele allo stile argentiano: un trauma infantile che scatena pulsioni omicide, un doppio assassino: quello ossessionato dalle devianze e chi sfrutta gli omicidi del serial killer per portare a termine una vendetta personale. Tenebre procede per accumulo, numero esorbitante di vittime, due colpevoli, Dario Argento capisce anche in questo la modernità della reiterazione: passa il concetto gridato più forte e più a lungo, forse non ci saremmo aspettati che 35 anni dopo saremmo stati ancora qui a stigmatizzare le “perversioni” omosessuali o l'ambiguità sessuale: nel film la ragazza che del trauma giovanile dell'assassino è interpretata da Eva Robins.
Per giustificare il colpo di scena finale Argento mette in scena un trucco del mestiere: mostrare come funziona un coltello finto, una soluzione che mi ha ricordato La casa dei fantasmi quando Vincent Price entra in scena con l'armamentario pe far muovere lo scheletro
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