The Lady and the Monster
USA 1944
con Vera Ralston, Erich von Stroheim, Richard Arlen, Helen Vinson, Sidney Blackmer, Mary Nash, William Henry, Juanita Quigley
regia di George Sherman
Il professor Muller compie studi sulla natura del cervello: vuole capire se l'organo sopravviva alla morte del corpo e sia ancora in grado di comunicare. Quando deve prestare soccorso a un sopravvissuto ad un incidente aereo, Muller utilizza il degente per i suoi esperimenti espiantando il cervello prima della morte. Il cervello continua a funzionare e riesce anche ad impossessarsi della mente del dottor Cory, l'assistente di Muller. L'organo apparteneva a uno spregiudicato magnate e la vedova con il suo avvocato, Fulton, scoprono l'esperimento di Muller ma pensano di sfruttarlo a proprio favore per scoprire dove Donovan tenesse il suo conto segreto. Ma le intenzioni del cervello sono solo quelle di far scagionare dall'accusa di omicidio il giovane Roger Collins, figlio avuto da un precedente matrimonio che l'avvocato Fulton sta spingendo verso la sedia elettrica per non dover dividere il patrimonio...
Prima trasposizione cinematografica del romanzo di Curt Siodmak, fratello di Robert Siodmak e a sua volta anche regista che è stato portato altre due volte sullo schermo come Il cervello di Donovan nel 1953 e L'uomo che vinse la morte nel 1962.
La donna e il mostro, rieditato nel 1976 come Il cervello mostro, è un bizzarro crossover tra horror e noir: la prima parte è incentrata tutta sulla figura di Muller altra declinazione dello scienziato pazzo resa con grande spessore da Erich Von Stroheim: oltre a superare i confini dell'etica per amore della scienza, nutre un sentimento morboso per Janice Farrell, una sorta di figlioccia, accolta dopo la morte del padre, innamorata di Cory, legame osteggiato da Muller.
Quando il cervello prende possesso della mente del giovane dottore inizia la trama noir: dalla prima apparizione della vedova Donovan e del suo avvocato si capisce che i due hanno qualche cosa da nascondere, Cory, piegato al volere di Donovan, fa di tutto per cercare di
scagionare Collins: usa i fondi del suo conto segreto, arriva a cercare di uccidere la ragazzina che potrebbe testimoniare contro il figlio; solo
l'intervento di Janice impedisce l'omicidio e quando la furia di Donovan si rivolge contro di lei, prende in mano la situazione la signora Fame, la governante di Muller che addormenta il cervello con la morfina liberando Cory dalla possessione mentale.
Lo scontro finale è con Muller che non è disposto a rinunciare all'esperimento e verrà ucciso nello scontro con i suoi ex assistenti. La voce off che aveva aperto il film racconta l'epilogo riguardante Cory che finisce in galera per aver partecipato all'esperimento fuori legge ma delle sorti di Collins non viene detto praticamente nulla, anche se Cory sapeva dal contatto con il cervello che l'assassino era Donovan.
Trama molto complessa e lasciata un po' in sospeso, di valido resta, come già detto. la prova di Stroheim e la fotografia di John Alton che abbonda di ombre espressioniste e descrive il mutamento di Cory: l'ombra della presenza coercitiva di Donovan non è solo metaforica ma resa da un ottimo gioco di luci sul suo volto.
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