Star Wars: The Last Jedi
USA 2016
con Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong'o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern, Benicio Del Toro
regia di Rian Johnson
Mentre sul pianeta Ahch-To Rey cerca di convincere Luke Skywalker ad unirsi alla Resistenza, i ribelli subiscono delle forte perdite per causa di un tracciatore che permette di localizzare la loro flotta anche nell'iperspazio. Finn, con l'aiuto di Rose cerca di entrare nell'ammiraglia del Primo Ordine per bloccare il congegno ma vengono traditi da chi aveva promesso di aiutarli e rischiano di essere giustiziati. I ribelli superstiti intanto si sono rifugiati su Crait e le forze dell'impero stanno per distruggerli quando finalmente Luke Skywalker decide di aiutarli.
Ancora una volta il secondo capitolo di una saga di Guerre Stellari è migliore del primo anche se l'esito del film è altalenante: spunti interessanti si alternano a battute ironiche quasi demenziali, momenti in cui si spinge sulla commozione e la retorica (la morte della sorella di Rose) e soprattutto Leia che vola nello spazio come una qualsiasi fata Disney non si può vedere!
Le soddisfazioni arrivano inaspettatamente dal personaggio di Kylo Ren che ne Il Risveglio della Forza era risultato un po' ridicolo fino all'omicidio del padre Han Solo, guadagna ora un certo spessore: l'ambizione che lo spinge verso logiche inattese sia al Leader Supremo Snoke che a Rey con cui rafforza il contatto telepatico, la spiegazione del passaggio al lato oscuro per colpa dello zio, che è anche il motivo per cui Luke si è isolato su Ahch-To.
E' interessante la ribellione di Kylo Ren al destino familiare: diventare un potente Jedi solo perché erede degli Skywalker come se la Forza fosse un appannaggio di una famiglia reale, un concetto che veniva (?) dato per scontato infatti c'erano (e forse ci sono ancora) grandi aspettative sulle origini di Rey anche se l'equilibrio nella forza diventa perfetto proprio quando a un erede per linea di sangue si contrappone una senza famiglia.
Le avventure di Finn e Rose e gli scontri tra Resistenza e Primo Ordine rappresentano il lato tradizionale della saga riproponendo scene più o meno fedeli ai moduli classici: anche il cameo molto ben caratterizzato di Benicio del Toro ricorda un po' la figura inaffidabile di Lando Calrissian (anche se si vociferava fosse il figlio di Bobba Fett).
La presenza di attori del calibro di Benicio del Toro e Laura Dern in due camei sottolineano l'importanza della saga nell'immaginario collettivo ma questo è anche l'ultimo film a cui partecipa Carrie Fisher, scomparsa nel 2016 poco dopo la fine delle riprese e sicuramente la sua morte ha messo in crisi gli sceneggiatori dato che ogni film di questa trilogia sembra caratterizzato dal sacrificio dei protagonisti della trilogia originale: Han Solo nel primo capitolo, Luke in questo, quasi certamente il terzo episodio avrebbe insistito sullo scontro madre-figlio, vederemo se la morte prematura dell'attrice porterà a un cambio di script o a soluzioni creative per ovviare alla mancanza scenica della Principessa Leia.
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